Politica

Covid, Regione Calabria si prepara all’emergenza: finanziamenti per 498 milioni

La Giunta modifica il Por per fronteggiare l'emergenza. Priorità ai problemi della sanità, all'istruzione, alle attività economiche e al lavoro

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Con la delibera n. 320 del 26 ottobre la Giunta regionale della Calabria ha approvato la proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fesr Fse 2014/2020 nell’ambito della Coronavirus response investment initiative” (Crii). Tale riprogrammazione – come riferisce il dipartimento alla Programmazione comunitaria – concorrerà al finanziamento, in particolare, di diverse priorità. In primis, infatti, sono stati stanziati 140 milioni di euro per l‘emergenza sanitaria: somme che serviranno per l’acquisto di apparecchiature e materiali sanitari (Dipartimento Protezione civile, Consip, struttura commissariale) da utilizzare nell’ambito del territorio regionale e da Centrali di Committenza regionali nonché da Agenzie regionali di Protezione civile e da aziende dei Servizi sanitari regionali; ma anche per l’assunzione di personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale; per il rafforzamento di reti e presidi territoriali per la salute; per la realizzazione di piattaforme e sistemi informatici per il contrasto all’emergenza.

Istruzione e formazione. 43 milioni, poi, sono rivolti alle scuole per l’acquisto di beni e attrezzature per gli istituti. Spese finalizzate al superamento del divario digitale nell’accesso all’istruzione e alla formazione professionale (ad esempio laptop, software, e spazio digitale su server). Nonché per l’adeguamento delle strutture o competenze nel mondo della scuola e delle istituzioni formative regionali.

Attività economiche. Altri 180 milioni di euro, poi, serviranno per le attività economiche: istituzione o rafforzamento della dotazione di sezioni regionali del Fondo centrale di garanzia per il finanziamento di misure di garanzia per il sostegno al capitale circolante, di garanzia a sostegno della moratoria dei debiti delle imprese, per la concessione di prestiti a lungo termine a tassi agevolati; di garanzia anche attraverso i Confidi regionali per l’abbattimento dei tassi di interesse, ovvero rafforzamento di strumenti finanziari regionali finalizzati a sostenere la liquidità delle imprese e/o già attivati per sostenere soggetti con difficoltà di accesso al credito ordinario derivanti dall’emergenza da Covid-19, nonché strumenti previsti nell’ambito del temporary framework per sovvenzioni a fondo perduto a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi.

Sostegno al lavoro e welfare. Seguono poi 100 milioni che saranno utilizzati per il sostegno ai redditi dei lavoratori dipendenti del settore privato mediante finanziamento di ammortizzatori sociali e di strumenti di conciliazione fra lavoro, formazione e cura dei minori, sviluppo del lavoro agile e indennità di tirocinio. Infine, per il sociale, sono a disposizione 35 milioni di euro per gli aiuti alimentari per i Comuni di medio-piccole dimensioni, per i servizi di sostegno e cura per le persone in condizione di fragilità aggravata dalla crisi, e per il sostegno alle fasce sociali a rischio tramite operatori del terzo settore.