Cronaca

‘Ndrangheta in Veneto, condanne per oltre un secolo di carcere

Il processo si è tenuto con rito abbreviato davanti al Tribunale di Venezia. Confiscati beni per svariati milioni di euro

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Si è concluso con una serie di condanne per ben oltre un secolo di carcere e svariati milioni di euro confiscati, davanti al Tribunale di Venezia, il processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta Camaleonte  che ha fatto luce sulle infiltrazioni di ‘ndrangheta nelle province di Padova, Vicenza, Venezia e Treviso.

Dovrà scontare 13 anni e 4 mesi Michele Bolognino, esponente della cosca Grande Aracri. Condannato anche un altro fratello, Bolognino, Francesco, a 6 anni e 4 mesi, e alcuni imprenditori veneti Adriano Biasion, impresario edile di Piove di Sacco (3 anni) e Leonardo Lovo di Camposampiero (2 anni).

Le indagini, coordinate dalla Dda di Venezia, sono state eseguite dai Carabinieri del Comando provinciale di Padova. Il primo filone del processo si conclude oggi, mentre il dibattimento continua su due fronti, uno padovano in corso per reati di associazione mafiosa – tra gli imputati c’è il terzo fratello Bolognino, Sergio, e il calabrese Antonio Genesio Mangone – e un altro filone veneziano per i reati di bancarotta e false fatture.

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