Una ‘ndrangheta “di serie A”, la Commissione antimafia arriva a Vibo

Domani l'organo guidato da Nicola Morra arriva in un territorio segnato dalla criminalità, con le maxi inchiste Rinascita e Imponimento che hanno messo a dura prova la politica locale

MORRA

La Commissione parlamentare antimafia arriva a Vibo Valentia. Nelle giornate di lunedì 19 e martedì 20 ottobre, infatti, l’organo guidato dal senatore Nicola Morra arriva nel territorio dove, come ha riferito più volte il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, “c’è una ‘ndrangheta di serie A”, che riesce ad avere una diffusione capillare in tutto il territorio e infiltrarsi nelle istituzioni. Una vera e propria emergenza. In tutto il territorio provinciale sono diversi e numerosi, infatti, i Comuni sciolti per inflitrazioni mafiose – da Nicotera a San Calogero, passando per Briatico, Limbadi, San Gregorio d’Ippona e non solo – alcuni anche più di una volta. Una situazione emergenziale, in termini di legalità, che non trascura certo il capoluogo: la maxi inchiesta “Rinascita-Scott”, e anche la più recente “Imponimento”, hanno coinvolto funzionari, dipendenti ed ex eletti di palazzo Luigi Razza. Tutte inchieste in cui, nelle centinaia di pagine, vengono anche citati più volte – anche se non indagati – politici noti e alcuni attualmente “in campo”.

Le questioni sul tavolo. La “due giorni” vedrà quindi diverse questioni sul tavolo. In primis la situazione del Comune di Vibo, a cui alle varie indagini già concluse si aggiungono quelle in corso come il blitz della Guardia di Finanza di circa un anno fa quando vennero prelevati diversi fascicoli dal palazzo comunale. Ma non solo. Anche la durata dei processi, spesso rallentati a causa della mancanza di personale, e la carenza di organico all’interno delle forze dell’ordine. Tutti problemi su cui la Commissione antimafia vuole vederci chiaro e – questa è la speranza – attivarsi per far avere un aiuto concreto alla provincia vibonese.

Il programma. Si inizia lunedì, 19 ottobre, alle 9.15 nella sede dell’Ufficio territoriale di Governo. Verranno ascoltati durante la mattinata il presidente del Tribunale Antonio Erminio Di Matteo e il procuratore della Repubblica Camillo Falvo. Successivamente il prefetto Francesco Zito, il questore Raffaele Gargiulo, il comandante provinciale dei carabinieri Bruno Capece e quello della Guardia di Finanza Roberto Prosperi e della Capitaneria di Porto Massimiliano Pignatale. Nel pomeriggio verranno poi ascoltati i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, il presidente dell’Ordine degli avvocati Domenico Sorace e quello delle Camere penali di Catanzaro Valerio Murgano. Nella seconda giornata, martedì, si procederà in mattinata ad un sopralluogo al Tribunale di via Lacquari, e subito dopo la Commissione parlamentare antimafia si recherà a Limbadi per visitare un bene confiscato alle cosche denominato “Università della memoria”. All’incontro parteciperanno anche don Ennio Stamile e il Comitato direttivo dell’Università della Ricerca, della memoria e dell’impegno, “Rossella Casini”.

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