Cronaca

Covid, è boom di nuovi poveri. Italiani, con bambini e lavoratori autonomi

Il rapporto 2020 della Caritas italiana: "Con la pandemia passati dal 31% al 45%". Tra i più colpiti donne e giovani

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Boom di nuovi poveri per effetto dell’emergenza Coronavirus. Lo rivelail rapporto 2020 di Caritas italiana che evidenzia come nel periodo maggio-settembre 2020, confrontato con gli stessi mesi del 2019, il numero di persone che si rivolgono ai centri diocesani e parrocchiali è passato dal 31% al 45%. Aumenta in particolare il peso delle famiglie con minori, delle donne, dei giovani, dei nuclei di italiani che risultano in maggioranza (52% rispetto al 47,9 % dello scorso anno) e delle persone in età lavorativa.

Aiutati oltre 2mila commercianti e autonomi. Tra le persone che chiedono aiuto alla Caritas si sono affacciati quest’anno, piagato dall’emergenza sanitaria, anche “tanti piccoli commercianti e lavoratori autonomi. “Rispetto a questo fronte le Caritas diocesane hanno erogato sostegni economici specifici, in ben 136 diocesi sono stati attivati fondi dedicati, utili a sostenere le spese più urgenti (affitto degli immobili, rate del mutuo, utenze, acquisti utili alla ripartenza dell’attività, ecc.). Complessivamente sono stati 2.073 i piccoli commercianti e lavoratori autonomi accompagnati in questo tempo”.

Chi sono i nuovi poveri. Tra aprile e giugno, le Caritas diocesane hanno assisito 450mila persone, registrando “un forte incremento” rispetto all’anno precedente. Tra i beneficiari circa il 30% è rappresentato dai cosiddetti “nuovi poveri”, che per la prima volta hanno sperimentato condizioni di disagio e di deprivazione economica tali da dover chiedere aiuto. Tra gli assistiti nel periodo marzo-maggio prevalgono i disoccupati, le persone con impiego irregolare fermo a causa delle restrizioni imposte dal lockdown, i lavoratori dipendenti in attesa della cassa integrazione ordinaria o in deroga e i lavoratori precari o intermittenti che, al momento della presa in carico, non godevano di ammortizzatori sociali.

Reddito di emergenza. Il 43% delle Caritas ha valutato come positivo l’impatto del Reddito di emergenza per le persone e le famiglie prive di altri ammortizzatori sociali. Tuttavia viene segnalato il paradosso di non potere raggiungere i più deboli. L’83% delle diocesi si è messo infatti a disposizione per aiutare le persone ad accedere ai sostegni pubblici previsti dal Decreto ‘Cura Italia’ e ‘Decreto Rilancio’.