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Coronavirus: è la Calabria la regione meno colpita d’Italia

Gli ultimi dati del Ministero della Salute, che al 6 ottobre registrano 2109 casi totali di positività, attestano che il virus, sinora, si è diffuso meno che in tutte le altre regioni Italiane

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I dati sul Coronavirus in Calabria, soprattutto se rapportati agli ultimi due mesi, non lasciano dormire sonni tranquilli. Ma, rapportando i casi positivi accertati alla popolazione regionale, infatti, la Calabria registra la percentuale più bassa, lo 0,11%, precedendo la Sicilia (0,16%) e la Basilicata (0,17%). E Vibo Valentia è la provincia italiana con il rapporto più basso, i contagiati accertati rappresentano appena lo 0,81% della popolazione residente.

L’attività di tracciamento. La bontà del dato è, altresì, confortata da un’attività di tracciamento piuttosto significativa, 210.222 i casi testati nella nostra regione (tamponi processati riferiti a persone diverse). La Calabria registra anche il rapporto più basso d’Italia tra positività accertate e casi testati, appena l’1%.  Ne beneficia anche la mortalità, la più bassa d’Italia in rapporto alla popolazione.

E tutto ciò nonostante la Calabria sia stata una delle regioni più esposte in termini di flussi da fuori regione, siano essi stati determinati da turisti, migranti o semplicemente fuori sede. Non si capisce se ed in quale eventuale misura il clima o fattori genetici o, più semplicemente, una maggiore disciplina nell’osservanza delle regole poste a presidio della salute pubblica possano aver influito su tali dati.  Agli scienziati, che sollecitiamo, il compito di comprendere e spiegare.

Il dato migliore d’Italia. Di certo, almeno per una volta, il dato è il migliore d’Italia e riguarda il bene più importante, la nostra salute. Teniamocelo stretto stretto, continuando a stare attenti e a rispettarci l’un l’altro, osservando scrupolosamente il distanziamento e le norme igieniche, senza dimenticare che anche la Calabria piange le sue vittime e non può assolutamente considerarsi Covid free, soprattutto in questa fase di convivenza con il virus, particolarmente incerta e delicata.