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‘Ndrangheta, 9 arresti legati alla potente cosca Alvaro: sequestrati beni per 2 milioni di euro (NOMI)

Sequestri in tutta Italia e ordinanze di misure cautelare nei confronti di presunti capi, elementi di vertice e prestanomi di una pericolosa articolazione di 'ndrangheta

Polizia

Importante operazione questa mattina condotta dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 9 ordinanze di custodia cautelare – di cui 4 in carcere e 5 agli arresti domiciliari – emesse nei confronti di presunti capi, elementi di vertice e prestanomi di una pericolosa articolazione di ‘ndrangheta operante a Sant’Eufemia d’Aspromonte nel Reggino – funzionalmente dipendente dalla potente cosca Alvaro imperante a Sinopoli, San Procopio, Cosoleto, Delianuova e zone limitrofe – ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori ed autoriciclaggio, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.

Sequestri per circa 2 milioni di euro. “Eyphemos II” è il nome dato all’operazione nel corso della quale gli investigatori della Polizia di Stato hanno eseguito arresti, perquisizioni e sequestri di imprese, società, bar, ristoranti e beni immobili, per circa 2 milioni di euro, in provincia di Reggio Calabria, Ancora, Pesaro Urbino e nella città di Milano, nei confronti di capi e gregari dell’articolazione della ‘ndrangheta operante a Sant’Eufemia d’Aspromonte. L’inchiesta della Dda di Reggio Calabria fa luce su un’ampia serie di delitti posti in essere per occultare i beni derivanti dalle attività delittuose e colpisce il complesso imprenditoriale, societario e immobiliare utilizzato dal boss Domenico Laurendi e da altri sodali di rilievo dell’organizzazione mafiosa -arrestati nello scorso mese di febbraio nell’ambito dell’operazione “Eyphemos” – per infiltrarsi negli appalti, ripulire i proventi illeciti, penetrare nel tessuto economico-commerciale e mascherare i beni stessi da apprensioni giudiziarie, nonché per affermare il potere territoriale della cosca ed amplificarne quello economico. Con l’accusa di aver aiutato questo sistema criminale sono stati arrestati per concorso esterno in associazione mafiosa, un commercialista, un imprenditore e un’impiegata. Altri soggetti sono stati arrestati per fittizia intestazione di beni e autoriciclaggio.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

Domenico Laurendi, alias “Rocchellina”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte il 7.10.1969, già detenuto (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere ed indagato per trasferimento fraudolento di valori ed autoriciclaggio, aggravati dall’aver agevolato l’associazione mafiosa).

Natale Lupoi, alias “Beccaccia”, nato a Sinopoli (RC) il 10.6.1975, già detenuto (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere ed indagato per trasferimento fraudolento di valori, aggravato dall’aver agevolato l’associazione mafiosa).

Antonino Gagliostro, alias “u mutu”, nato a Reggio Calabria il 5.5.1973, già detenuto (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere ed indagato per autoriciclaggio, aggravato dall’aver agevolato l’associazione mafiosa).

Rocco Laurendi, nato a Cinquefrondi il 3.10.1996, già detenuto (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere ed indagato per trasferimento fraudolento, aggravato dall’aver agevolato l’associazione mafiosa).

Saverio Salerno, nato a Bagnara Calabra il 23.2.1959, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari ed indagato per trasferimento fraudolento di valori, aggravato dall’aver agevolato l’associazione mafiosa.

Rosa Alvaro, nata a Cinquefrondi (RC) il 18.11.1983, impiegata (destinataria della misura cautelare degli arresti domiciliari ed indagata per concorso esterno in associazione mafiosa, nonché per trasferimento fraudolento di valori, aggravato dall’aver agevolato l’associazione mafiosa).

Gregorio Cuppari,  commercialista (destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari ed indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, nonché per trasferimento fraudolento di valori aggravato dall’aver agevolato l’associazione mafiosa).

Rosario Bonfiglio, nato a Siracusa in data 8.10.1974,  imprenditore (destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari ed indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, nonché per trasferimento fraudolento di valori aggravato dall’aver agevolato l’associazione mafiosa).

Diego Laurendi, nato a Polistena (RC) il 19.5.2000 (destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari ed indagato per trasferimento fraudolento di valori aggravato dall’aver agevolato l’associazione mafiosa).

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