Cronaca

Faida nelle Preserre, Nardo passa dal carcere ai domiciliari

L'uomo è stato condannato in primo grado a 5 anni e 8 mesi di carcere, per detenzione di armi e riciclaggio

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Passa dal carcere agli arresti domiciliari Michele Nardo (difeso dagli avvocati Nazzareno Latassa e Salvatore Staiano), condannato a cinque anni e 8 mesi di reclusione, nell’ambito del processo di primo grado Black Widows, celebrato dinanzi al tribunale di Vibo Valentia.
Nei confronti dell’imputato è venuta meno in quella circostanza l’accusa di duplice tentato omicidio perpetrata secondo l’accusa in due diverse circostanze, a cavallo tra il luglio 2017 e il gennaio 2018. Nardo è stato condannato, invece, per detenzione illecita di armi e per riciclaggio di un’autovettura.

Le condanne. Condannati nello stesso processo Rosa Inzillo (5 anni e otto mesi), Viola Inzillo (6 anni), Salvatore Emmanuele (4 anni), Ferdinando Bartone (4 anni), Teresa Inzillo (due anni), Maria Rosa Battaglia (10 mesi). Un verdetto che riduce notevolmente quelle che erano le richieste della Direzione distrettuale antimafia. Cade, in sostanza, per tutti gli imputati l’accusa di tentato omicidio, regge invece quella dell’aggravante mafiosa. Assolti Vincenzo Cocciolo, Antonio Farina, Domenico Inzillo, Gaetano Muller e Michele Idà.

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