Anziana picchiata a calci nel Vibonese, Falvo: “Immagini scioccanti” (VIDEO)

Il procuratore della Repubblica di Vibo ammonisce: "Questa vicenda si inserisce in un quadro di recrudescenza di utilizzo delle armi sul territorio vibonese che è preoccupante"

Un’aggressione brutale, messa in atto con una veemenza inaudita ai danni di una donna anziana di 75 anni. Un tentativo di rapina andato a male compiuto da un giovane di 22 anni, Bryan Pietro Sicari, che ha innescato la rabbia inconsulta del ragazzo già gravato da numerosi precedenti penali. E’ accaduto a Paradisoni di Briatico, nel Vibonese, il 22 agosto in una calda sera d’estate.

I dettagli sono stati illustrati nel corso della conferenza stampa svoltasi presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Vibo alla presenza del procuratore della Repubblica, Camillo Falvo, del sostituto procuratore, Corrado Caputo, del comandante provinciale, Bruno Capece, del comandante della Compagnia di Vibo, Gianfranco Pino, del comandante del Nucleo radiomobile Luca Domizi e del maresciallo della stazione dei carabinieri di Briatico, Angelo Rigaglia.

Immagini agghiaccianti. “Un episodio cruento, gravissimo – ha affermato il procuratore Falvo – con immagini agghiaccianti. Abbiamo voluto attendere per acquisire tutti gli elementi che ci consentissero di avere un quadro probatorio chiaro. Era una persona che stava terrorizzando il territorio e la gente era allarmata. La famiglia dello stesso indagato, esasperata per ciò che stava accadendo, anch’essa ci ha dato una mano.ad accertare questo fatto. Arrivare a prendere a calci una signora anziana è una cosa che ha fatto rimanere scosso anche me. Ne ho visto di episodi nella mia vita professionale – ha chiosato Falvo – ma questo è veramente particolare”.

Lotta senza quartiere all’uso delle armi. “Questa vicenda si inserisce in un quadro di recrudescenza di utilizzo delle armi sul territorio vibonese che è preoccupante. Continueremo a fare questa lotta senza quartiere e cercheremo a livello istituzionale di intervenire anche sotto il profilo amministrativo sulla sicurezza per cercare di per togliere qualche arma dalla circolazione anche legittimamente detenuta perchè spesso diventa veicolo perchè qualcuno se ne appropi. Lo scopo principale di questa conferenza stampa, al di là dell’episodio gravissimo di violenza, era proprio di denunciare questa situazione che avevo fatto già notare in altre circostanze e la risposta del territorio era stata ancora peggiore rispetto a quella che era stata la denuncia. Le forze dell’ordine stanno lavorando in maniera straordinaria e vediamo se riusciamo a far capire che le armi non si utilizzano perchè Vibo ha questa propensione. L’altra sera – ha aggiunto Falvo – ho partecipato ad un webinar con i Ris ed è venuto fuori che la procura di Vibo ha una mole di lavoro con il reparto speciale dei carabinieri pari quasi a quelle delle tre principali direzioni distrettuali antimafia di tutto il Sud. Questo rende l’idea di quello che è oggi il territorio. Lo possiamo cambiare, però dobbiamo impegnarci tutti – ha concluso – anche dal punto di vista amministrativo”.

(f. i.)

 

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