Tra qualche giorno i cittadini saranno chiamati alle urne. Nonostante la vetrina, in alcuni comuni del Vibonese e non, sia soprattutto per le amministrative, gli elettori si troveranno anche la scheda per il quesito referendario. Dovranno quindi decidere se confermare o meno il taglio dei parlamentari. Tra le ragioni del sì, su tutte la riduzione dei costi della politica. I sostenitori del no, invece, sottolineano che si tratterebbe di una riduzione costi irrisoria, creando inoltre disagi sulla rappresentanza proveniente dai territori più piccoli.
Il referendum non richiede il quorum: sarà infatti sufficiente la maggioranza del sì, a prescindere dal numero dei votanti, perché la modifica venga promulgata, con l’entrata in vigore dopo lo scioglimento delle camere o alla prima cessazione dell’attuale legislatura. Comunque non prima dei 60 giorni dall’entrata in vigore.
A pochi giorni dal voto abbiamo cercato di raccogliere i pareri dei cittadini di Vibo Valentia, tutt’altro che convinti della propria posizione. Pareri discordanti e incertezza, legata anche all’emergenza Covid tutt’ora in corso.