Era il 29 maggio 2017 quando Francesco Prestia Lamberti, 16 anni, venne ucciso a Mileto. Su quel tragico omicidio, che ha scosso un’intera comunità, c’è già stata una prima verità processuale con la condanna del reo confesso, da parte del Tribunale dei minori di Catanzaro, a 14 anni di reclusione. Gli aspetti non chiariti sono però diversi, a partire dalla presenza di eventuali complici.
Guido e Marzia Luccisano, i genitori di Francesco, non hanno mai smesso di andare contro il clima di omertà – che sin dall’inizio ha segnato la terribile fine di loro figlio – e a chiedere verità su come si sono svolti i fatti, la stessa che “non è ancora venuta fuori”. “Ci sono delle persone coinvolte ancora libere e più di un dubbio anche sul luogo in cui è stato compiuto il delitto” ha più volte affermato la madre di Francesco. Adesso, dopo oltre 3 anni dai fatti, la Procura di Vibo Valentia – con a capo il procuratore Camillo Falvo – ha deciso di riaprire le indagini. Nella speranza che si possa fare piena luce sull’omicidio e si riesca a portare a galla la verità, elemento fondamentale per poter, finalmente, rendere giustizia alla famiglia.