La storia dei Cenacoli di preghiera di Natuzza Evolo

La loro nascita risale al 15 settembre del 1994. Sono presenti in diverse regioni italiane e all’estero. Le parole della mistica quando raccontò "la Madonna mi ha detto che Gesù è triste"

foto natuzza14

Ventisei anni fa nacquero a Paravati i Cenacoli di preghiera tanto cari alla futura Serva di Dio, Natuzza Evolo. I primi gruppi di preghiera videro, infatti, la luce in un clima di grande entusiasmo, il 15 settembre del 1994, all’interno dei locali della Fondazione che Natuzza ha sempre considerato la “mia sesta figlia e la più amata”, costituendo sin da quel momento uno dei punti centrali, sul fronte della fede, delle tante attività dell’ente morale di via Umberto.

Il racconto di Natuzza. È stata la stessa mistica anni fa a spiegare dettaglitamente perché ha voluto che nascessero questi gruppi di preghiera dedicati al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. Questo il suo racconto. “La Madonna mi ha detto che Gesù è triste. Il mondo rinnova continuamente la sua crocifissione, quindi c’è bisogno di fare penitenza e di pregare molto. Allora io ho detto alla Vergine: ‘Ordinatemi, Madonna mia e io faccio tutto quello che volete’. E Lei mi ha risposto: ‘Parla con tutti i tuoi amici di fare un cenacolo in ogni famiglia, pure di tre o quattro persone. Cominciano così e poi piano piano s’ingrandiscono e la preghiera aumenta. Se fatto con fede e di continuo, se fatto con amore e senza fanatismo può crescere, può amare, può invogliare gli altri e il Signore sarà certamene più contento, perché alleggeriamo il suo dolore’. Io ho parlato con le persone e a poco alla volta i Cenacoli sono aumentati. La Madonna adesso è tanto contenta, però ogni volta mi dice ‘Crescete e moltiplicatevi perché questa preghiera giova tanto per la riparazione dei peccati del mondo e per salvare i giovani’”.

Cenacoli sparsi nel mondo. Da qui la nascita dei Cenacoli di preghiera, riconosciuti poi ufficialmente dall‘ordinario diocesano il due febbraio del 1999 e oggi sparsi in ogni angolo del mondo: Canada, Stati Uniti d’America, Australia, Germania e tanti altri paesi. Una presenza attiva e costante che non è mai venuta meno e che si nota ad ogni celebrazione: dalla festa della mamma che si tiene nel mese di maggio alle celebrazioni che si svolgono nella seconda decade del mese di novembre per ricordare l’arrivo (13 novembre 1993) della statua del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, realizzata dallo scultore Conrad Moroder di Ortisei su indicazione di Natuzza Evolo che vedeva la Vergine Maria come “una ragazza bellissima di 15/16 anni, vestita di bianco, con la pelle scura, sollevata da terra e tutta piena di luce”.

Rappresentanti ricevuti da Giovanni Paolo II. Una data importante vissuta dai rappresentanti dei Cenacoli è quella del 13 maggio del 1998 quando si ritrovarono in Vaticano insieme a Mamma Natuzza per essere ricevuti da Giovanni Paolo II. Il Papa in quella circostanza benedisse i Cenacoli di preghiera e il primo mattone del Santuario mariano dedicato al Cuore Immacolato di Maria Rifugio della Anime. Dalle cronache di quella visita si ricava che Natuzza venne accompagnata nella capitale dal marito Pasquale Nicolace, dall’allora vescovo monsignor Domenico Tarcisio Cortese e dai suoi padri spirituali don Pasquala Barone e padre Michele Cordiano.

Il bagno di folla a Catanzaro. Ed, infine, nel ricordare l’anniversario della nascita dei Cenacoli di preghiera, dedicati al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, non si può non ricordare il bagno di folla che ci fu al “Palacorvo” di Santa Maria di Catanzaro domenica 11 febbraio 2001 in occasione di un incontro per riflettere e meditare sulla necessità di “Ripartire da Cristo per testimoniare l’amore”, sulla scia del messaggio racchiuso nella Lettera Apostolica “Novo Millennio Ineunte”, scritta da Giovanni Paolo II a conclusione del Giubileo del 2000. Quel giorno a Santa Maria di Catanzaro c’era anche l’allora arcivescovo di Catanzaro monsignor Antonio Cantisani, che è stato anche presidente della Conferenza episcopale calabrese, il quale nel ringraziare Natuzza Evolo ebbe modo di dire che “la Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime ci ricorda il messaggio essenziale del Vangelo che si sintetizza in una sola parola. Conversione. Non la conversione in senso moralistico, ma la conversione ad una persona che è Gesù Cristo, Crocifisso e Risorto”.

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