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Vaccino obbligatorio per anziani e sanitari, Tar annulla ordinanza della Santelli

Secondo i giudici amministrativi la competenza è dello Stato e non della Regione. Inoltre, aggiungono, "non è verificata l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale" contro il Coronavirus

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Il Tar Calabria ha annullato l’ordinanza della Santelli, la numero 47 del 27 maggio 2020, che prevedeva l’obbligo di vaccinazione – a partire da oggi 15 settembre – per le persone di età suoperiore ai 65 anni, per i medici, per il personale sanitario, sociosanitario di assistenza, e per gli operatori di servizio delle strutture di assistenza, anche se volontari. Secondo il Tribunale amministrativo sono diverse le ragioni che portano l’atto del presidente della Regione ad essere illegittimo, primo su tutti il fatto che “le vaccinazioni obbligatorie, così come tutti i trattamenti sanitari, sono coperti da riserva statale”. In altre parole: la competenza è dello Stato e non della Regione.

Il Tribunale amministrativo – accogliendo il ricorso presentato da Giuseppe Scambelluri, Giovanni Chiaravalloti, Stefania Musumeci, Giuseppe Costanzo, Fabio Stamato, Elisa Stamato e Ampas (Associazione medici per una alimentazione di segnale) – ha poi evidenziato come il provvedimento manchi del requisito di indifferibilità “necessario per un provvedimento contingente”. A ciò si aggiunge che un obbligo di questo tipo, che va ad incidere su diritti costituzionali, manca di una valida istruttoria “non essendo sufficientemente verificata l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale in ottica di lotta all’epidemia di Covid-19”.

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