Vibo, la Provincia fuori dal tunnel: “brindano” Tucci e Solano (VIDEO)

"Oggi possiamo iniziare a raccontare una nuova storia" esulta il presidente dell'Ente. A lui fa eco il parlamentare del M5S: "Vibo cambia modo di porsi con i cittadini"

“Oggi possiamo iniziare a raccontare una nuova storia”. È soddisfatto il presidente della Provincia di Vibo Salvatore Solano parlando, nella conferenza stampa di questo pomeriggio insieme al vice presidente Domenico Anello e i parlamentari del M5S Riccardo Tucci e Giuseppe Auddino, dell’emendamento ribattezzato “Salva Vibo” che permetterà all’Ente di poter finalmente presentare un’ipotesi di bilancio riequilibrato. Una boccata d’ossigeno per una Provincia nata nel ’94 “che tranne il primo periodo ha subito un’involuzione anno dopo anno, subendo la malapolitica” e arrivando nel 2013 al dissesto finanziario. In quel momento, nel 2014, il debito dell’Ente era di 15 milioni. Cambiando poi senso di marcia nella gestione economica il disavanzo è sceso a 10 milioni nel 2018, quando si è insediato Salvatore Solano, e a 9,5 nel 2020.

“Non vogliamo nulla in regalo”. Risultati economici non scontati e che hanno fatto bene alle casse provinciali. “La buona amministrazione deve essere premiata – ha sottolineato Solano – oggi non chiediamo soldi per colmare il disavanzo ma per spalmarlo negli anni. Io ho sempre detto all’onorevole Tucci che non voglio nulla in regalo, voglio solo avere lo strumento per poter lavorare bene”. Da qui l’attacco alle altre forze politiche e agli altri rappresentanti del territorio: “Questa è una Provincia che lavora, mi sarei aspettato che qualcuno venisse a bussare alla nostra porta per chiederci se avevamo bisogno di qualcosa”. Da domani si potrà quindi iniziare a lavorare per l’ipotesi di bilancio riequilibrato: “Dovremo fare dei sacrifici per recuperare circa 2 milioni di euro l’anno per i prossimi 5 anni – ha precisato Solano – ma potremo programmare, ovvero fare politica e ridare dignità al territorio”. Le priorità? “Quando il bilancio sarà approvato il primo atto sarà aumentare le ore a tutti i dipendenti part time della Provincia, perché bisogna ridare dignità alle persone”.

Vibo cambia modo di porsi con i cittadini. Dopo il senatore Giuseppe Auddino che ha evidenziato come questo risultato sia frutto di sinergia e lavoro di squadra, “una delle cose che spesso è mancata” negli anni precedenti, ha preso la parola il deputato vibonese Riccardo Tucci affermando che “finalmente Vibo cambia modo di porsi con i cittadini”. “Io avrei potuto fregarmene perché tanto governano altri partiti – ha spiegato – ma sono chiamato a occuparmi dei problemi del territorio”. L’emendamento presentato e approvato nel decreto Semplificazioni “premia le province virtuose che negli ultimi anni hanno ottenuto un risanamento dei conti: qui a Vibo partiamo da quasi 15 milioni per arrivare a 9″. Si tratta di risultati concreti per i cittadini, ha dichiarato il parlamentare pentastellato, perché “approvando il bilancio si permette di accedere ai finanziamenti, ai mutui”. L’emendamento era in realtà già stato presentato lo scorso anno per volontà dell’Upi (Unione province italiane) ma era stato bocciato dal Parlamento. Un anno dopo il risultato è stato raggiunto: si sarebbe potuto intervenire prima? “No – ha spiegato Tucci – perchè dietro c’è un iter. Per poter approvare un emendamento devi fare una mediazione tra i vari ministeri competenti e spesso subentrano altri fattori”. In altre parole, ha spiegato, “posso avere l’ok politico di diversi ministeri, ma poi gli stessi hanno delle vedute tecniche diverse e salta tutto. Non c’era la possibilità di approvarlo prima”.

L’attacco al senatore Mangialavori. Se la Provincia esulta dall’altra parte, però, il Comune di Vibo piange, in attesa di un aiuto economico dall’alto. L’onorevole Tucci aveva provato, nel decreto Semplificazioni, a far inserire un emendamento per sbloccare 12 milioni di euro – che attualmente gravano sulle casse del Comune – previsti nel 2003 per la realizzazione della tangenziale. Tecnicamente però non era fattibile. “Nel decreto agosto allora ne abbiamo depositato un altro – ha dichiarato Tucci – che si muove in un’altra ottica. Non lo annuncio perché aspetto i fatti, ma permetterà al Comune di uscire in parte dalla situazione in cui si trova”. A quel punto l’attacco politico – con un palese (anche se implicito) riferimento al senatore Giuseppe Mangialavori – verso “la politica del ‘farò’ e non del ‘fatto'”: “L’emendamento non basta depositarlo per farsi dire ‘bravo’, bisogna portarlo a termine. Se non sei bravo a portarlo a termine forse è meglio stare zitti”.

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