Unical, la protesta degli studenti contro i test per entrare a Medicina

I manifestanti: "La pandemia lo ha dimostrato, il numero chiuso va abrogato”

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La giornata dei test di Medicina (all’Unical) si è aperta tra le proteste degli studenti, che chiedono l’eliminazione del numero chiuso. Agli ingressi dell’università, tra le file dei candidati in attesa di sostenere la prova, la contestazione del Fronte della Gioventù Comunista con uno slogan a caratteri cubitali: “La pandemia lo ha dimostrato, il numero chiuso va abrogato”.

La pandemia di Covid-19 ha mostrato le conseguenze disastrose dei tagli e della privatizzazione nella sanità. Durante l’emergenza la mancanza di personale ha costretto i medici a sforzi incredibili in reparti al collasso. Nonostante questo, la selezione con i test di ingresso per medicina e professioni sanitarie non viene messa in discussione: quest’anno 66.000 candidati competeranno per poco più di 13.000 posti, e tantissimi altri tenteranno quello per professioni sanitarie il prossimo 8 settembre.

“Il governo crede davvero che aggiungendo 5.000 posti solo per quest’anno, si risolverà il problema di un Ssn al collasso? I lavoratori della sanità in questi mesi – spiega Giovanni Ragusa, del Fgc – hanno sostenuto il peso di anni di tagli e le carenze di organico moltiplicando i turni e la fatica. Prima tutti li hanno chiamati eroi, ma oggi il sistema del numero chiuso resta in piedi. Non si tratta di cento o mille posti in più, ma di eliminare questa selezione di classe e salvare davvero il Sistema Scolastico Nazionale”.

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