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Vibo, scuola nel caos: la Provincia pronta a trasformare i laboratori in aule

Ieri sono ripresi i sopralluoghi al liceo scientifico ed al Capialbi mentre il dirigente dell'Ite si è detto pronto a consegnare le chiavi al prefetto

scuole vibo

Un dato è certo ed inequivocabile. A pagare dazio, al loro rientro tra i banchi di scuola, dopo oltre sei mesi di assenza forzata, a Vibo saranno gli studenti. Mancano le aule per garantire la didattica in presenza, già in condizioni di normalità. Difficile immaginare cosa accadrebbe se le classi dovessero essere sdoppiate, come possibile, per via dell’assegnazione di nuovi docenti. Nella mattinata di ieri, sono ripartiti i sopralluoghi e i dati già in possesso dell’amministrazione provinciale sono stati confermati. Mancano diverse aule nelle quali collocare gli allievi dell’Alberghiero e del Liceo Capialbi. In quest’ultimo caso, il dirigente scolastico vorrebbe evitare che l’istituto venga smembrato in mille rivoli, con spazi reperiti a notevole distanza dalla sede centrale.

L’amministrazione provinciale, con il presidente Salvatore Solano e la dirigente responsabile dell’Edilizia scolastica Carolina Bellantoni, ha ispezionato due istituti reperendo ulteriori aule sia al Berto che al Capialbi. In che modo? Sacrificando i laboratori. Un vero e proprio scippo agli studenti che si vedrebbero privati di utilizzare ambienti fondamentali per lo sviluppo dei relativi indirizzi. Non è stato invece possibile, nella giornata di ieri, effettuare il sopralluogo nella sede dell’Istituto tecnico economico il cui dirigente, Genesio Modesti, ha minacciato di “consegnare al prefetto le chiavi dell’istituto”. Il suo obiettivo? Mantenere a disposizione del proprio istituto una serie di ambienti che dovrebbero andare al liceo Capialbi. “Perchè proprio in quella scuola – chiosano dirigente e staff dell’ex Magistrale – ci sono gli spazi per ospitare i nostri allievi”.

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