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Ulivi secolari, a Limbadi evento per salvaguardarne il valore e la storia

La manifestazione si svolgerà sabato 1 agosto dalle 18:00. Immersi negli ulivi si discuterà del valore e dell’importanza che rivestono per il paesaggio, per la cultura sia storica che religiosa, e per l'olio

ulivi

Gli ulivi secolari rappresentano un patrimonio di inestimabile valore per il territorio del Vibonese e per tutta la Calabria. La loro millenaria e sacra resilienza è simbolo di una nuova forma di resistenza fisica e spirituale in un tempo in cui l’umanità ha fatto i conti con la propria fragilità e si è scoperta vulnerabile di fronte ad un invisibile microrganismo. Per la salvaguardia della storia e del valore di queste magnifiche piante è stata ispirata e organizzata una manifestazione che si svolgerà sabato 1 agosto dalle ore 18.00 tra gli ulivi secolari di una località dove era stata rinvenuta un’antefissa del V secolo a.C. (Piano Contura, Fondo Margherita) e che ha spinto l’archeologo e filantropo Umberto Zanotti Bianco, fondatore e primo presidente di Italia Nostra, nel 1958 a visitare sia il sito che il paese di San Nicola de Legistis, come testimonia in un suo articolo nella rivista Magna Graecia.

Importanza degli ulivi. In questo luogo, che si trova a circa un km dall’abitato della frazione di Limbadi, ci sono degli esemplari di ulivi che hanno alle spalle diversi secoli e tanta memoria. Alla loro presenza si discuterà del valore e dell’importanza che rivestono per il paesaggio, per la cultura sia storica che religiosa e per il frutto da cui si estrae un elemento prezioso per la dieta mediterranea e per la salute, l’olio. Il confronto è preceduto da una cerimonia religiosa e la messa a dimora di un ulivo bianco, diffuso dai monaci bizantini a partire dal VII secolo d. C. da cui si estraeva il myron, l’olio del Krisma. A focalizzare l’attenzione su questa varietà di ulivo che veniva piantato in ogni monastero e poi vicino alle chiese, l’archeologa Anna Rotella, da diversi anni impegnata alla riscoperta di questa millenaria tradizione.

Messa a dimora di un ulivo bianco. L’iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra la Parrocchia di San Nicola de Legistis, guidata da don Francesco Pontoriero, l’associazione culturale Alighistos e Italia Nostra, sezione di Vibo Valentia. Il programma prevede, dopo la cerimonia religiosa (ore 18.00) e la messa a dimora di un ulivo bianco, una Tavola Rotonda sul tema “La salvaguardia della millenaria e sacra resilienza dei nostri maestosi Ulivi”.

I partecipanti all’incontro. All’incontro partecipano il prefetto Antonio Reppucci (Commissario straordinario Comune di Limbadi), don Francesco Pontoriero (Parrocchia San Nicola de Legistis-Calimera), Anna Rotella (Archeologa collaboratrice Sovrintendenza Catanzaro e Cosenza); Saverio Di Bella (Storico ed ex Senatore della Repubblica); Antonio Pugliese (professore dell’Università di Messina e autore del libro “La civiltà contadina in Calabria”), monsignor Giuseppe Fiorillo (parroco emerito Duomo San Leoluca di Vibo Valentia). A presentare e coordinare gli interventi Vincenzo Varone (giornalista) mentre Nicola Rombolà (presidente Italia Nostra, sezione di Vibo Valentia) introdurrà il tema. Nel corso della manifestazione sono previste letture tratte dall’enciclica Laudato sì e dal libro Nostra Madre Terra di Papa Francesco con la partecipazione del duo “Tury e Yaya” e del loro Teatro-Canzone e Arte.

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