Vibo, viaggio nell’antico borgo medievale di Conte D’Apice (VIDEO)

Una zona suggestiva, piazze e vicoli dai quali emerge una storia millenaria. Lavori in corso nel borgo e noi siamo andati a vedere i più ed i meno di una zona poco valorizzata

Vibo Valentia è una città dalla storia millenaria, una città che possiede un centro storico da fare invidia a molte altre realtà calabresi. Palazzi nobiliari, chiese, vicoli suggestivi, percorsi tutti da vivere d’un fiato percorrendo le stradine del quartiere “Carmine” ad esempio.

Luoghi spesso poco conosciuti come, ad esempio, Piazza Terranova, o Vico Marzano, o via di Conte d’Apice, la strada che porta alla mitica Porta ed all’Arco di Conte d’Apice. Un luogo meraviglioso, troppo spesso però deturpato, un quartiere nel tempo l’abusivismo l’ha fatta da padrone e dove le amministrazioni comunali succedutesi nel tempo non hanno saputo e/o voluto cogliere le straordinarie potenzialità insite nell’antico “Borgonovo”.

I lavori di recupero ambientale. Un finanziamento che rischiava di andare perso, risorse dimenticate, accantonate per anni nei cassetti. Poi dopo una serie di peripezie, lo sblocco, la messa in opera dei cantieri ed il via ai lavori di recupero ambientale e di riqualificazione del centro storico nel cuore del quartiere “Carmine”. Il rifacimento della linea fognaria, il miglioramento di una zona abbandonata negli anni e dimenticata da tutti. I lavori alla scalinata di Conte d’Apice e quelli di restauro della nuova area di quello che era una volta era Palazzo Gasparro. Insomma, tutta una serie di interventi volti a migliorare e valorizzare una serie di punti strategici per la valorizzazione dell’offerta storico-culturale e turistica che Vibo può annoverare.

I più ed i meno. Le migliorie sono innegabili, ma rimangono delle criticità che i residenti provano ancora una volta a rievocare. E’ il caso della piazzetta antistante la Chiesetta dei Poveri lasciata nel degrado. Più volte anche il parroco, don Giuseppe La Torre, ha provato a mettere all’attenzione delle istituzioni l’abbandono di un’area così suggestiva nel cuore di Conte d’Apice. E ancora, c’è un enorme pino che rischia di cadere addosso alle abitazioni ed alla stessa chiesetta. Una signora, residente da sempre nel quartiere “Carmine”, sottolinea: “Il problema del pino è stato segnalato migliaia di volte, abbiamo chiamato i pompieri. Hanno detto che sarebbero intervenuti. Ora che hanno fatto i lavori hanno tolto delle enorme radici e prima che questo pino causi la morte di qualcuno devono provvedere. Noi siamo nati qui e per noi questo quartiere rappresenta noi stessi”. Degrado ed incuria anche in molti altri vicoli, compresa Piazza Terranova dove un residente lamenta la mancanza delle istituzioni: “Qui non viene mai nessuno. L’ultimo che venne anni fa è stato Costa”. Problemi nella zona anche per l’accesso di primo soccorso dove a stento fa fatica a passare anche un’ambulanza e criticità emergono anche dai lavori di riqualificazione effettuate con un gradone di una scalinata alto ben 35 centimetri che rischia di mettere in serio pericolo l’incolumità di grandi e piccini. C’è, però da sottolineare anche i passi in avanti fatti con i lavori di recupero ambientale che daranno un volto nuovo alla zona anche se rimane la sensazione di un luogo che avrebbe tutto per esplodere e per essere vissuto a pieno sia dai vibonesi che dai turisti e che invece viene valorizzato solo una volta all’anno con l’ormai conosciutissima manifestazione “Vicoli Divini” che quest’anno salta per via dell’emergenza Covid-19.

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