L’INTERVISTA | Il ricordo di Morricone e l’arte della musica a Vibo (VIDEO)

Dialogo esclusivo con il Maestro vibonese Vittorino Naso, direttore del Conservatorio "Torrefranca". Un'artista di fama mondiale che ha suonato con Morricone e che ora fa da chioccia a tante giovani leve

Vibo Valentia possiede numerose eccellenze in campo artistico-culturale. Una di queste è certamente rappresentata dal Maestro Vittorino Naso, da pochi mesi direttore del Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca” della città capoluogo.

Nato a Vibo nel 1962, Vittorino Naso ha intrapreso gli studi classici al Liceo “Morelli” e si è diplomato con il massimo dei voti in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, sotto la guida di Antonio Striano.

Artista di caratura internazionale, il Maestro Naso vanta numerose e prestigiose collaborazioni orchestrali: Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra Sinfonica della Rai di Roma, Orchestra da Camera Italiana, Orchestra del Teatro G. Verdi di Trieste. Inoltre, ha avuto il privilegio di suonare in alcune tra le principali sale da concerto internazionali: Musikverein (Vienna), La Scala (Milano), La Fenice (Venezia), The Symphony Hall (Osaka), Tonhalle (Dusseldorf), KKL (Lucerna), Alten Oper (Francoforte), Megaron Concert Hall (Atene), Philarmonie (Essen), The Anvil (Basingstoke), Tokyo Opera City Concert Hall (Tokyo), Bruknerhause (Linz), Kolner Philarmonie (Colonia), Barbican Center (Londra), Auditorio Nacional de Musica (Madrid), Kyoto Concert Hall (Kyoto), Palatului (Bucarest), Festspielhaus (Baden-Baden), Aichi Prefectural Art Theatre (Nagoya), Fukui Harmony Hall (Fukui), L’ Auditori (Barcellona), Theatre de Bobigny (Parigi), Palais Des Beaux Arts (Brussels), Philarmonie (Lussemburgo), Sala Delle Colonne (Mosca), Bunka Kaikan (Tokyo), National Centre for the Performing Arts (Pechino).

Insomma, un’artista di fama mondiale che negli anni ha impreziosito la sua già importante carriera collaborando con compositori del calibro di Ennio Morricone e Nicola Piovani. Ed a pochi giorni dalla scomparsa del celebre direttore d’orchestra romano, abbiamo incontrato il maestro Vittorino Naso per rievocare la figura di Morricone anche attraverso degli aneddoti scaturiti dal loro rapporto di collaborazione.

La prima volta nel 1992. “Ho conosciuto Ennio Morricone nel 1992, credo fosse un lavoro legato ad un serie televisiva sulla Bibbia. Mi chiamarono per questa registrazione ed arrivai in questo grande studio, che si chiama Forum, a Roma e lì incominciai a lavorare con lui. Per me che mi affacciavo a questo mondo della registrazione e delle colonne sonore era veramente una grande emozione”.

Il personaggio. “Morricone pretendeva il massimo e non transigeva mai. Ricordo che la seconda volta che lavorai con lui in questa sala di registrazione, arrivai ed ero solo. Morricone era all’interno della sala, mi guardò e mi disse: mi faccia sentire la sua parte e io lessi tutta la musica che avrei dovuto registrare. Andò fortunatamente bene e lui fu molto contento. E’ una storia che fa vedere quale fosse il grado di coinvolgimento che aveva il maestro per la musica in generale”.

L’aneddoto. “Parecchi anni dopo, con l’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia suonavamo una composizione del Maestro Morricone che si chiamava Sicilo. All’interno di questa composizione, il percussionista avrebbe dovuto suonare due pietre, quelle pietre che si trovano sulle spiagge. Morricone aveva quasi un’ossessione per il timbro che rispondesse esattamente a quello che voleva lui. Venne da me prima della prova e mi disse: queste sono le pietre che devi suonare e la cosa divertente è che mi disse che alla fine gliele avrei dovute dare perchè erano veramente uniche. Questo fa capire veramente come fosse legatissimo a quest’idea molto rigorosa dell’esecuzione e del suono”.

Le opere. “Io con lui ho suonato in molti film, Malena ad esempio, e concerti in Italia ed all’estero con due bellissimi concerti a Londra. Vorrei ricordare anche che nonostante il Maestro Morricone sia giustamente conosciuto per la sua attività di compositore, era anche uno straordinario compositore di quella che lui chiamava musica assoluta. Sarebbe bello ricordare tutta la sua produzione di quest’altro tipo di musica che non è legata strettamente all’immagine, anche se è di grandissima qualità”.

La direzione del Conservatorio “Torrefranca” e la ripartenza post-lockdown. “E’ un argomento che mi sta molto a cuore. Siamo ripartiti dal mese di giugno e, nonostante molti istituti siano ripartiti con l’attività a distanza, io credo che per l’attività formativa musicale la presenza sia indispensabile. Tanto è vero che da giugno noi abbiamo ricominciato con gli esami di strumento in presenza. Abbiamo dei protocolli di sicurezza, termoscanner, percorsi di ingresso e di uscita e tutta una serie di presidi di sicurezza che ci consentono di espletare l’attività in sicurezza”.

I concerti del giovedì. “Sono molto felice che siano ripartiti. Abbiamo calendarizzato i concerti in due giorni a settimana: il martedì ed il sabato. Abbiamo al massimo due esecutori, ma l’importante è stato ricominciare. Io la settimana scorsa ho fatto due concerti a Siracusa con Nicola Piovani con 400 persone che potevano entrare in un teatro che può contenere 3000 persone. Anche qui nel nostro piccolo dobbiamo ripartire e devo dire che la risposta della popolazione e del pubblico è molto gratificante e personalmente sono molto felice che i concerti siano ripresi”.

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