Cronaca

Ucciso lo zio con cinque colpi di pistola, condannato a 14 anni

Per Salvatore Presta, giudicato in abbreviato, è stata esclusa l’aggravante della premeditazione.

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Il gup del Tribunale di Cosenza Manuela Gallo ha condannato a 14 anni di reclusione Salvatore Presta, reo confesso dell’omicidio di Angelo Presta 54 anni, suo zio, assassinato l’8 aprile dello scorso anno con cinque colpi di pistola in un terreno a Paterno Calabro. I due erano soci di un’azienda di legname. Per Salvatore Presta, giudicato in abbreviato, è stata esclusa l’aggravante della premeditazione.

Dopo il delitto si era presentato ai carabinieri di Dipignano raccontando però di essersi difeso e di aver sparato dopo che lo zio lo aveva minacciato con un’ascia anche se, dalle indagini è emerso che la stessa ascia l’aveva acquistata lui e non la vittima.

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