Ancora un importante appuntamento con la stagione concertistica “Un’Idea per la Città”, ripresa dopo il fermo forzato a causa della pandemia da coronavirus.
Domani, sabato 11 luglio, è in programma, sempre all’Auditorium dello Spirito Santo, con inizio alle ore 19,00 un concerto di Giovanni Chieffallo, Gabriele Corsaro e Domenico Raso tre giovani promettenti fisarmonicisti della classe del grande maestro Mario Stefano Pietrodarchi. La manifestazione, organizzata congiuntamente dal Conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia e da AMA Calabria.
Giovanni Chieffallo, classe 2004, intraprende gli studi musicali sin da giovanissimo presso l’Istituto Artistico Musicale Diesis di Cosenza, approda nell’anno 2017 nella classe di Fisarmonica del M° Mario Stefano Pietrodarchi del Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, dove oggi frequenta il Corso Propedeutico di Fisarmonica. Gli studi con il M° Mario Stefano Pietrodarchi sono stati un vero trampolino di lancio. Partecipa al 4° concorso internazionale di musica “Gustav Mahler” di Trebisacce, classificandosi 1° della sua categoria.
Gabriele Corsaro nasce il 20 gennaio 2005, inizia lo studio della fisarmonica all’età di 6 anni con il M° Gianfranco Mobrici. Dal 2014 frequenta il Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia sotto la guida del maestro M° Mario Stefano Pietrodarchi. Attualmente frequenta il secondo anno del Liceo Musicale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia sotto la guida del M° Giuseppe Loiero. Negli ultimi anni si è imposto in numerosi Concorsi nazionali ed Internazionali.
Domenico Raso, nato il 5 marzo 2002, a soli 4 anni si avvicina alla musica suonando da autodidatta la fisarmonica diatonica (tipico strumento Calabrese). Inizia lo studio della musica e della fisarmonica classica all’età di 9 anni con il M° Rocco Cannizzaro. Nel 2019 prosegue gli studi con Mario Stefano Pietrodarchi
Di grande interesse il programma, che prevede l’esecuzione di importanti brani di Frank Angelis, John Gart, Marco Ciannella, Bogdan Precz, Pablo De Sarasate, Domenico Scarlatti e Niccolò Paganini.
