Daniela De Marco, la poliziotta arrestata e posta ai domiciliari lo scorso dicembre a seguito della maxi operazione antimafia “Rinascita Scott”, non doveva essere arrestata. È quanto ha stabilito nella giornata di ieri la Suprema Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro che, lo scorso gennaio, aveva sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con la sospensione dalle funzioni per 6 mesi. Con la stessa ordinanza è stata inoltre annullata – accogliendo le argomentazioni del collegio difensivo composto dagli avvocati Rita Parentela, Giuseppe Artusa e Paolo Fuduli – l’ordinanza cautelare emessa lo scorso dicembre dal Gip distrettuale di Catanzaro che aveva portato all’originario dell’arresto della De Marco.
Scarcerazione anche per Antonio Ruggiero. La Cassazione ha inoltre annullato, anche in questo caso senza rinvio, la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Antonio Ruggiero, 43 anni di Ionadi, difeso dagli avvocati Vincenzo Cicino e Francesco Lojacono. L’imprenditore vibonese, indagato anche lui nell’inchiesta “Rinascita Scott”, aveva lasciato il carcere per i domiciliari lo scorso 20 aprile, con il Tribunale del Riesame di Catanzaro che aveva escluso i “collegamenti di Antonio Ruggiero, in relazione all’episodio contestato, con gli ambienti di criminalità organizzata comune o mafiosa”.