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Concerti annullati, vittoria del Codacons: governo riconosce rimborsi in denaro

L'associazione dei consumatori avvisa: il rimborso spetta anche a chi ha già chiesto il voucher

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Piena vittoria dei consumatori e del Codacons sul fronte di concerti ed eventi annullati a causa del Covid. L’associazione, che rappresenta in Italia tutti gli spettatori in possesso di biglietti per spettacoli annullati e che sul caso aveva avviato una class action e una serie di denunce penali, accoglie con soddisfazione l’approvazione dell’emendamento “McCartney” al “Decreto Rilancio” che modifica il vergognoso testo del Governo sia inserendo la possibilità di rimborso in denaro per gli eventi rinviati, sia prevedendo che, qualora il concerto sia annullato e non replicato entro 18 mesi, l’organizzatore sia obbligato a restituire i soldi versati dagli utenti.

“Si tratta di una misura sacrosanta, un principio di civiltà che il Governo aveva calpestato – si legge in una nota del Codacons. Ora però si apre un nuovo fronte legale: quello di chi ha già richiesto il voucher per un evento cancellato. E’ evidente che tutti coloro che hanno in mano un voucher debbano essere rimborsati in denaro qualora decidano di non utilizzare il buono entro il periodo di validità, e se il concerto originariamente acquistato non viene replicato. Questo perché lo stesso voucher è stato richiesto in stato di necessità e sotto la minaccia di perdere i soldi già versati, a causa del pasticcio delle norme contenute nel decreto Rilancio”.

E se gli organizzatori rifiuteranno di restituire i soldi a chi ha già richiesto il voucher, sarà inevitabile nei loro confronti una denuncia per truffa e una nuova class action del Codacons per tutelare i diritti degli spettatori – conclude l’associazione.