Cronaca

Alla guida di un furgone con sedici marocchini a bordo, a processo per caporalato

E' quanto ha disposto il gip di Lamezia Terme nei confronti di un cittadino bulgaro al termine di un'indagine condotta dalla Digos di Catanzaro

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I poliziotti della Digos della Questura di Catanzaro hanno notificato a K. V., 53 anni, cittadino di origini bulgare residente a Curinga, una richiesta di rinvio a giudizio firmata dal sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Lamezia Terme Alberto Cianfarini con contestuale decreto emesso dal gip dello stesso Tribunale, Rossella Prignani, che dispone il giudizio.

L’origine dell’inchiesta. L’indagine è il frutto di un’attività investigativa condotta dalla Digos catanzarese, che nell’ambito dei servizi di propria competenza, nel maggio del 2017 approfondiva l’esito di un controllo su strada, allorché il cittadino bulgaro veniva identificato, dagli agenti della Sezione Antiterrorismo nel territorio di Lamezia Terme, alla guida di un Ford Transit con all’interno sedici cittadini di nazionalità marocchina, alcuni dei quali clandestini che da ulteriori approfondimenti emergevano essere destinati a lavorare nei campi del vicino comune di Amantea. Per questo motivo K.V. è stato deferito alla Procura di Lamezia e adesso deve rispondere di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” il cosiddetto “caporalato”.

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