Politica

Psc verso l’approvazione a Vibo, il primo “voto” contrario è quello di Pino Muratore

Osservazioni pesanti quelle dell'ex presidente del Consiglio che tira nuovamente in ballo il caso della Meridionale Petroli...e non solo

Muratore-presidente-consiglio-di-vibo

“Non sono favorevole all’approvazione di questo vecchio Psc. Non lo sono affatto, perché guardando i documenti, mi rendo conto che la fretta con cui si procede alla sua approvazione la dice lunga. A parte i ricorsi alle osservazioni presentate a suo tempo,quale idea di sviluppo si intende dare a Vibo Marina?” A chiederselo è l’ex presidente del Consiglio comunale Giuseppe Muratore, dimessosi in seguito all’inchiesta Scott Rinascita, in polemica con l’attuale maggioranza che a suo dire va avanti senza che vi siano le condizioni per amministrare.

Muratore tuttavia continua ad esprimere le sue opinioni in merito agli atti amministrativi, Psc e Vibo Marina compresi. “L’era industriale degli anni 60/70 è ormai un ricordo -prosegue l’ex capo dell’assise -. La visione che io stesso avevo condiviso, candidandomi, era quella di uno sviluppo turistico di Vibo Marina e Vibo città ma questa idea oggi viene distorta dalla fretta con cui si vuole approvare questo strumento.Tanto per fare un esempio: ad oggi, il decreto Prefettizio sul Piano di Emergenza Esterno della Meridionale petroli coinvolge la spiaggia, qualche insediamento turistico e finanche l’ingresso del porto”.

“In data 16.07.2019 -evidenzia Muratore – il Sindaco Costa, a dire il vero molto attento al riguardo, aveva inviato un ultimo sollecito alla Meridionale Petroli affinché procedesse alle attività necessarie per la mitigazione degli effetti e limitazione dei danni a seguito di incidente rilevante; in data 07. 05.2019 si era riunito un gruppo di lavoro composto dal Coordinatore 1 Dir. Dott. Ing. Antonio Casella, l’Ing. Giovanni Greco del Comando vv.f. Cosenza e dall’Ing. Lorena Callisti del Comune di Vibo Valentia , per l’esame della documentazione integrativa acquisita dal C.T.R. nella seduta dell’ 11. 04.2019 contenente informazioni sui rischi relativi all’attuale configurazione degli stabilimenti ai fini della pianificazione territoriale in particolare per ciò che attiene le attività presenti contenute nelle nuove curve di danno. In quella seduta si prese atto che il deposito, facendo riferimento al D.M. LL. PP. del 9 maggio 2001, si trova in Classe I Categoria B e quindi risulta incompatibile con le curve di elevata letalità presenti sulla battigia”.

“Pertanto, in questa ipotesi, la compatibilità dell’impianto sarebbe stata possibile attuando una delle seguenti prescrizioni:
1) vietare l’uso della spiaggia
2) prescrivere alla Meridionale Petroli di elaborare ulteriori misure protettive al fine di contenere le curve di danno all’interno dello stabilimento. Ebbene, a me risulta che la Meridionale Petroli abbia proceduto ad ottemperare alle prescrizioni, ma non so fino a quale punto. E come non ne sono a conoscenza io, non lo sono neanche i nostri concittadini. Allora perché non aspettare l’esito di queste prescrizioni e approvare il PSC tra uno, due mesi anziché frettolosamente approvarlo col rischio di dover chiudere la spiaggia ed altro? Perché…? Ci si pone dalla parte dei cittadini o dalla parte delle attività private? Cosa si vuol fare, si chiudono la spiaggia l’ingresso al porto e le attività turistiche in piena estate? Il mio pensiero non rappresenta la verità assoluta ma un dubbio al quale, ancora, non vi è risposta…e domani si vota con la inconsapevolezza, immagino, della gran parte dei consiglieri comunali che ad alzare la manina sono lesti, ma non hanno consapevolezza delle responsabilità che si assumono, personali e nei confronti della collettività. E non solo loro, sento il silenzio assordante della politica e di intere categorie -conclude Muratore – direttamente interessate…a parte qualcuno”.

Più informazioni