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Regione, dipartimento Tutela della Salute senza personale: mancano anche sei dirigenti

La denuncia del consigliere regionale del Pd Carlo Guccione che ha inviato una interrogazione a risposta scritta al presidente della Giunta regionale Jole Santelli

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“È impensabile che un Dipartimento strategico come quello per la Tutela della Salute si blocchi per l’assenza di personale: mancano sei dirigenti e 83 unità di personale. Nonostante i numerosi solleciti la situazione continua a rimanere immutata e numerose funzioni sono completamente paralizzate. Un esempio riguarda l’iter per la conclusione delle procedure amministrative relative alle nuove autorizzazioni e ai nuovi accreditamenti”. È quanto afferma il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione che ha inviato una interrogazione a risposta scritta al presidente della Giunta regionale Jole Santelli.

“Le Associazioni regionali di categoria Unindustria-Sezione Sanità, Uneba, Aiop, Anaste, Aris, Agidae, Crea avevano già sollevato la questione qualche mese fa e chiesto a che punto fosse la conclusione delle procedure amministrative relative a nuove autorizzazioni e accreditamenti – sottolinea il consigliere Guccione – visto che è da oltre nove mesi che le pratiche giacciono in attesa di definizione. Dopo numerose sollecitazioni, lo scorso 11 giugno hanno inviato una lettera indirizzata al presidente della Regione Jole Santelli, al commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro Saverio Cotticelli, al sub commissario Maria Crocco e alla dirigente del Dipartimento Tutela della salute Francesca Fratto per sollecitare la conclusione di queste procedure”.

Nella lettera veniva specificato che “nonostante per tutte le pratiche ci siano le delibere delle competenti Aziende sanitarie l’iter burocratico non si è ancora concluso a causa dell’assenza di personale che provvede a stilare i Decreti e a sottoporli alla firma del Direttore generale e della Struttura commissariale”.

“Il commissario e sub commissario per l’attuazione del Piano di rientro hanno confermato – specifica Carlo Guccione all’interno dell’interrogazione – che la mancata conclusione delle procedure amministrative relative alle nuove autorizzazioni e ai nuovi accreditamenti è dovuta all’assenza presso il Settore “Rilascio autorizzazioni e accreditamento Strutture sanitarie – Servizi ispettivi” di personale che deve procedere all’attività istruttoria di che trattasi. Hanno inoltre confermato che il Settore in questione è privo del relativo dirigente responsabile dal 19 novembre 2019. Attualmente risultano in servizio due unità di personale e precisamente il responsabile dell’U.O. “Organismo Tecnicamente accreditante” e un dipendente di cat. A. Vista la carenza di organico Cotticelli e Crocco ribadivano la necessità di porre in essere i provvedimenti utili all’assegnazione del personale atto ad espletare l’attività istruttoria delle pratiche in giacenza e a predisporre i relativi provvedimenti di autorizzazione all’esercizio ovvero all’accreditamento.

Già precedentemente, il 20 maggio 2020, la Dirigente generale reggente del Dipartimento Tutela della Salute Francesca Fratto in una nota indirizzata all’assessore al Bilancio Francesco Talarico, al dirigente generale del Dipartimento Risorse Umane Bruno Zito, al presidente Jole Santelli e al commissario Saverio Cotticelli, segnalava l’assoluta assenza di personale del Settore “Rilascio autorizzazioni e accreditamenti Strutture sanitarie – Servizi ispettivi” sottolineando l’assoluta necessità di procedere a individuare con urgenza almeno una unità di personale di categoria “B”, una di categoria “C” e una di categoria “D”.

La macchina organizzativa all’interno del Dipartimento Tutela della Salute è completamente bloccata. È una situazione paradossale – afferma Carlo Guccione -, lo stallo dell’iter di conclusione delle procedure amministrative relative alle nuove autorizzazioni e ai nuovi accreditamenti ne è un esempio eclatante. Un Settore fondamentale per la salute dei cittadini e il controllo dei Livelli essenziali di assistenza non può fermarsi neanche per qualche giorno. Bisogna intervenire al più presto visto che la situazione continua a rimanere immutata da mesi”.