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Consiglio regionale, arriva la convalida degli eletti

Erano tre le posizioni sotto esame quelle di Molinaro, Morrone e Creazzo. Per loro come per tutti gli altri è giunto il disco verde

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Convalidata dall’Aula di palazzo Campanella, l’elezione dei consiglieri regionali e degli assessori regionali sui cui la Giunta delle elezioni ha completato l’esame di eventuali situazioni di ineleggibilità e di incompatibilità. Erano tre, in particolare, le posizioni su cui nelle ultime settimane la Giunta delle elezioni ha effettuato un approfondimento, quelle relative ai consiglieri regionali Pietro Molinaro (Lega), Luca Morrone (Fratelli d’Italia) e Domenico Creazzo (Fratelli d’Italia), quest’ultimo peraltro gia’ sospeso dalla carica per il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Eyphemos” della Dda di Reggio Calabria: nella seduta tenuta questa mattina prima del Consiglio regionale, la Giunta delle elezioni ha riscontrato la regolarita’ della loro elezione. Nei mesi scorsi, da parte di candidati non risultati eletti sono stati presentati ricorsi che contestavano ai tre consiglieri regionali una presunta incompatibilità per non aver rassegnato le dimissioni da incarichi legati a vario titolo alla Regione nei termini consentiti dalla legge per candidarsi. Nell’odierna seduta, la Giunta delle elezioni ha preso atto di un parere tecnico dell’Ufficio area giuridica del Consiglio regionale, parere dal quale non emergono condizioni di ineleggibilità e di incompatibilita’ di Molinaro, Morrone e Creazzo, convalidandone all’unanimità l’elezione. La loro elezione è stata quindi convalidata dall’aula del Consiglio regionale. La convalida dell’aula inoltre ha riguardato anche gli altri consiglieri regionali eletti il 26 gennaio scorso e gli assessori regionali attualmente in carica.

Sono stati ritirati i primi sette punti all’ordine del giorno dell’odierno Consiglio regionale della Calabria, la presa d’atto delle dimissioni del vicepresidente in quota minoranza e l’elezione del nuovo vicepresidente della prima, terza, quarta, quinta, sesta Commissione permanente, della Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta e della Commissione sociale di Vigilanza. Il ritiro dei sette punti e’ stato deciso alla luce dell’assenza dall’aula dell’opposizione di centrosinistra, non presente all’avvio dei lavori del Consiglio regionale in segno di protesta per la vicenda delle Commissioni, le cui presidenze sono andate tutte alla maggioranza di centrodestra nella seduta dello scorso 12 giugno: i nuovi vicepresidenti saranno quindi designati all’interno delle stesse Commissioni.

Il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, ha ricordato che “abbiamo fatto tutti gli sforzi per ricucire lo strappo, forti di un parere che attestava la legittimita’ della procedura, e abbiamo riportato in aula la proposta della rielezione dei vicepresidenti per ripristinare la dignita’ della minoranza. La minoranza ha ritenuto di non onorare questo passaggio con la propria presenza, per questo noi rimandiamo le proposte di rinnovo delle vicepresidenze, in ottemperanza al nostro regolamento, all’interno delle commissioni, e solleciteremo l’indicazione dei nomi dei componenti delle Commissioni”.