Lorenzo, lo studente speciale che emoziona il liceo “Colao” di Vibo

Parole dense di significato quelle dell'allievo apprezzate anche dal Dirigente scolastico Raffaele Suppa: "Queste emozioni toccano il cuore di tutti"

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“Quest’anno la scuola è finita a distanza, ma i ricordi sono forti perchè abbiamo vissuto insieme momenti unici. Questa distanza è servita almeno a qualcosa, perlomeno abbiamo sentito il bisogno di tornare alla vera scuola perchè noi siamo cresciuti insieme, un grazie speciale va ai docenti che ci hanno dato una mano sempre, anche nei momenti più difficili, hanno fatto la scuola individuale perchè hanno sentito il bisogno di interagire insieme come abbiamo sempre fatto. Un grazie alle professoresse a ai professori che ci hanno dato quello che meritiamo: un futuro”. E’ questo l’incipit della lettera che Lorenzo, un ragazzo speciale del liceo “Colao” di Vibo Valentia, ha consegnato alla sua docente (di sostegno) Mariella Primavera ed al dirigente scolastico Raffaele Suppa.

“Davanti ai loro occhi -ha sottolineato Lorenzo – abbiamo dimostrato che le cose le sappiamo fare. Io mi sento vicino a voi, ragazzi, e sto scrivendo queste parole perchè sono davvero felice di essermi sempre tenuto in contatto con voi, ci lasciamo con una lacrima sul viso, perchè abbiamo vissuto momenti irripetibili, stare chiusi in casa ci ha fatto vedere tante cose in modo diverso dal solito perchè abbiamo capito quanto sono importanti per noi: guardando fuori vediamo la bellezza delle cose, gli abbracci, i sorrisi, i pianti, tutto è meraviglioso e noi siamo fortunati a poter vivere queste emozioni. È commovente il fatto che, andando sempre avanti, non abbiamo mai mollato, adesso speriamo che tutto si risolva al più presto possibile perchè abbiamo un sogno: tornare a scuola”.

“A scuola noi ci sentiamo una grande famiglia e siamo una squadra. La parola sacrificio l’abbiamo imparata bene. Dopo questi mesi, siamo davvero stanchi di fare lezioni individuali online. Vedere attraverso lo schermo non ci basta, aprire Whatsapp per vedere i messaggi e i messaggi vocali non ci piace. Quello che conta è tornare uniti. Un grazie alla mia prof, io la conosco da 3 anni e mi ha dato dei consigli molto utili, lei mi ha fatto vedere che le cose si possono realizzare sempre. Quest’anno la voglio ringraziare perchè mi ha sempre accompagnato nel mio percorso, grazie a lei ho capito che lo studio è la cosa principale e sono migliorato tanto perchè lei mi ha insegnato i principi fondamentali; poi grazie a tutti voi che mi avete aperto il cuore e dato tante possibilità di andare avanti, la vera scuola mi manca e non vedo l’ora che sia settembre per tornare. Questi mesi ci hanno insegnato a vivere giorno dopo giorno, voi ragazzi e voi docenti mi avete dato tutto il vostro affetto e io vi voglio bene. Un grazie particolare lo vorrei dedicare ai miei compagni che mi hanno accompagnato nel mio impegno e sono felice di essere uno di loro. Concludo dicendo: “Dobbiamo tornare più forti di prima, ora usciamo a rivedere il cielo e le stelle”.

Parole dense di significato, manifestazioni di affetto di rara profondità emotiva che hanno emozionato tutti, in primis il dirigente Scolastico: “La lettera di Lorenzo, studente che frequenta il Liceo Artistico “D. Colao” di Vibo Valentia richiama la nostra attenzione -ha detto il Ds – sul valore della scuola, quella vera, quella in presenza, costituita dalla comunità viva e palpitante raccolta negli spazi fisici delle aule, dei laboratori, della palestra, dell’auditorium e del cortile; luoghi dove emozioni e gioia di vivere si rinnovano ogni giorno, dove sentimenti e calore umano si integrano e si esprimono nelle molteplici diversità, luoghi dove il senso di comunità rafforza il fondamento del processo formativo per crescere e diventare uomini liberi”.

E ancora: “Lorenzo ci trasmette i suoi sentimenti, le emozioni e l’amore per la scuola che toccano il cuore di tutti. Il valore delle piccole cose che diventano grandi per chi è più sensibile. I ragazzi hanno sofferto tanto la grave ferita della chiusura della scuola: loro più di chiunque altro. Per queste ragioni dobbiamo fare di tutto affinché tutti ritornino a scuola. Perché la scuola è libertà, è gioia di vivere “Tornare a rivedere il cielo e le stelle” come dice Lorenzo. Per questo sono importanti la scuola e la didattica in presenza, le relazioni, la comunicazione, la vicinanza fisica. La vera scuola è uguaglianza, libertà, diritto di vivere gioie ed emozioni, diritto alla socialità ed all’integrazione, affinché nessuno rimanga indietro. Grazie Lorenzo! Ti voglio bene!”. 

 

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