Economia & società

OPINIONI | Massoneria, lo sfogo di un avvocato che ancora crede nella giustizia

"Che senso ha oggi questa 'setta' - si chiede un avvocato - se non quella di creare dei presupposti illegali per fare andare avanti le ragioni dei più forti?"

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Ogni fenomeno ha un suo inizio, un percorso e una fine. Finirà anche questa pandemia, scrivevo durante il lockdown, ora dico che questo discorso sembra valere anche per i poteri occulti. Mi riferisco agli ultimi “colpi di scena” riservatici dalla cronaca in merito a personaggi illustri aderenti alla Massoneria. Ma come si fa, mi chiedo oggi come oggi, a riconoscere tale “setta” come ai tempi della Carboneria, laddove si scopre sempre che tale associazione di rispettabili signori non fa che adoperarsi per aprirsi autostrade in tutto il mondo con corsia preferenziale e farla franca agli occhi della giustizia, per operare a beneficio dei soliti pochi ma “non buoni”, anzi ora divenuti sin troppi?

Costituzione non favorisce le coalizioni illegali. Mi spiego. La nostra Costituzione, così grossolanamente bistrattata e sformata a piacimento dei mal pensanti, garantisce il diritto all’associazione, ma non alla coalizione illegale di soggetti, rivolti a fare della loro unione la forza contro i diritti riconosciuti dalla legge ai più. Che senso ha oggi la Massoneria se non quella, come fin troppo chiaramente appare, di creare dei presupposti illegali per fare andare avanti le ragioni dei più forti? Ma a cosa serve la legge? A cosa servono le Procure? Ha la legge un potere anche preventivo, così come anche le Procure, e non solo punitivo? Così dovrebbe essere.

Il tempo è galantuomo. Riconoscendo queste ignobili sette, ormai degradate al accozzaglie di delinquenti e faccendieri di turno, non si fa che assicurare il proliferare degli inganni, il potenziamento delle forze negative tese a sottrarre diritti a chi ne avrebbe pregio e ragione, in favore di coloro che forti del potere, lo relegano a strumento di illegalità occulta e raffinata. Il tempo è galantuomo. Ogni pagliaccio nel suo circo, ogni principessa sul suo trono, ogni delinquente nella sua gattabuia. E che dire poi di chi si adopera per la legalità e viene poi sbeffeggiato alle spalle?

Pochi magistrati si salvano. Alcuni si ritengono intoccabili e oggi sono alla mercé dell’opinione pubblica additati come pagliacci, messi alla berlina dagli stessi strumenti di cui un tempo si sono avvalsi, forse perché si ritenevano non intercettabili, per essere troppo importanti. Quello che sta accadendo è davvero il sovvertimento di un sistema che non poteva più reggere e se ciò è accaduto in una con lo scoppio della pandemia non è un caso. Quando la natura si ribella ,si ribella un sistema intero. Diffidavo della magistratura in sé, oggi ancor di più. Solo alcuni secondo me si salvano. Gratteri in primis! I più “buoni” se ne sono usciti da questa schiera di potere, via dalla cricca, per far parte di un mondo in cui evidentemente si trovano oggi più a loro agio, per coscienza e habitat (vedi De Magistris, Di Pietro, Salvo Boemi). Aspettiamo ancora nuovi sviluppi, io sto ancora ferma sulla riva del fiume, prima o poi vedremo galleggiare fisiologicamente tutti quegli escrementi scaricati dalle fogne e diretti nelle fresche acque del mar Ionio o di chi sa quale altro mare ,ad annegare insieme con i rifiuti tossici che nessuno ha mai voluto vedere.

*Avvocato

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