L’Istituto Alberghiero “E. Gagliardi” di Vibo sempre in campo per sfidare la povertà

Riaprono i laboratori e riparte il progetto di solidarietà “Casa” (Cucine Aperte per la Solidarietà Alimentare) con il Gruppo di cuochi e pasticceri volontari

Vibo Alberghiero

La sfida alla povertà non si ferma. I laboratori dell’Ipseoa “E. Gagliardi” sono sono già operativi grazie al Gruppo di cuochi e pasticceri volontari che hanno preparato intanto dei biscotti. A partire da giovedì 4 giugno verranno preparati circa 250 pasti giornalieri distribuiti dalla Croce Rossa e dal Banco Alimentare nei 6 giorni successivi.

Dopo aver ospitato il progetto promosso dalla Vibonese Calcio, “La solidarietà è servita” che si è svolto in tutte le provincie con protagonisti gli chef stellati, dall’8 al 15 maggio, riprende l’impegno umano e sociale del “Gagliardi” per dare un sostegno alle famiglie bisognose. L’Istituto alberghiero di Vibo da due mesi è diventato la “Casa della solidarietà”, grazie alla sensibilità di tanti volontari e soprattutto su impulso di Giovanni Colacresi, che ha messo insieme ex studenti e studenti del Corso serale, con la partecipazione di associati della Croce Rossa, per rispondere all’emergenza Covid 19. L’iniziativa è stata possibile in primo luogo per la sensibilità dimostrata dal dirigente scolastico Pasquale Barbuto, per l’indispensabile supporto del presidente dell’Amministrazione provinciale Salvatore Solano (che ha dato un sostanziale contributo al progetto), e per dell’infaticabile impegno della Croce Rossa di Vibo Valentia guidata dalla presidente Caterina Muggeri e del presidente del comitato provinciale della Fondazione Banco Alimentare Antonello Murone. La rete solidale quindi ha ripreso la sua azione e si è rafforzata sul campo coinvolgendo diverse aziende del territorio che operano nel settore agroalimentare e della distribuzione, che hanno risposto alle richieste di aiuto. Agli imprenditori che hanno già contribuito al progetto Casa, in questi giorni molti altri hanno dato la loro disponibilità.

Per poter rafforzare la rete di solidarietà, il Gruppo di cuochi e pasticceri volontari insieme al dirigente scolastico Barbuto, alla Croce Rossa e a tutte le associazioni collegate con il Banco Alimentare, rinnovano l’appello affinché ci possa essere un ulteriore sostegno da parte di Enti istituzionali, di imprese che operano nel campo agroalimentare e della distribuzione. In questi mesi di emergenza Covid 19, le fasce di popolazione che versano in condizioni di indigenza sono notevolmente aumentate e sono tante le famiglie che lottano per la sopravvivenza. E’ importante che si crei una struttura sociale per far fronte alla povertà. L’idea di fondo è quella mettere insieme operatori del territorio con gli enti e la Scuola, che oltre alla fondamentale missione pedagogico-didattica, formativa e professionale, si è assunta la responsabilità di farsi interprete dei valori fondamentali che sono sanciti nella Costituzione. La povertà, come è stato rilevato da chi opera sul campo, è una piaga sociale profonda. Ci sono i nuovi poveri che si sono aggiunti a quelli storici. La disuguaglianza si è aggravata, e in questo frangente, è un altro contagio non meno pericoloso del coronavirus e questo pregiudica i principi fondamentali su cui si basa la Repubblica, altrimenti il tradimento di alcuni articoli (in particolare il 3) fa crollare l’edificio dell’intera Costituzione. Quando il sentimento di fiducia verso se stessi, la comunità e le istituzioni si indebolisce, si genera disgregazione, disagio, fragilità e questa condizione favorisce la nascita di comportamenti aggressivi che minacciano la convivenza civile. È necessario quindi che si intervenga per cercare di curare queste profonde ferite. E’ chiaro che spetterebbe alle istituzioni dare delle risposte, ma anche i cittadini si devono sentire responsabili e attori attraverso l’esempio, in modo tale che il cerchio possa allargare il raggio e spingere i rappresentanti politico-istituzionali ad essere più sensibili e responsabili, in sintonia con lo spirito che ha animato i padri costituenti e con i valori insiti alla Festa della Repubblica, come ha sottolineato nel suo intervento di lunedì primo giugno, il presidente Sergio Mattarella.

Più informazioni