Movida a Catanzaro, Codacons: “Troppi assembramenti, rischio nuova chiusura”

L'associazione ha chiesto al sindaco Sergio Abramo di prevedere l'obbligo delle mascherine anche all'aperto nel fine settimana e, se non rispettato, di disporre la chiusura dei locali

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“Diverse segnalazioni hanno lamentato e messo in evidenza, con preoccupazione, un radicato malcostume della cittadinanza: ovvero una diffusa noncuranza per le misure anti-Covid-19 e lo sregolato riversamento per le strade e nei locali”. A scriverlo, in una diffida inviata al sindaco e al prefetto di Catanzaro, nonchè a Confesercenti e Confcommercio, è il Codacons, l’associazione per la tutela dei diritti di utenti e consumatori. “La riapertura dei locali della movida – si legge nel documento – ha, di fatto, provocato assembramenti di persone prive dei dispositivi personali di sicurezza, solo perché posti in ambienti all’esterno (questa la giustificazione addotta), e senza il rispetto dalle distanze sanitarie”.

Rischio di un nuovo lockdown. Si tratta, questo il duro giudizio dell’associazione, di “una invasione delle strade aberrante che, da una parte, mette in luce l’irresponsabilità di alcuni, ma dall’altra impone una riflessione circa le funzioni e le responsabilità istituzionali”. Questo tipo di comportamenti potrebbe portare “senza dubbio al riprendere dei contagi con drammatiche conseguenze sul piano sanitario, sociale ed economico” e quindi a “una nuova chiusura totale”.

A rischio la salute di lavoratori e cittadini. “In questo quadro – scrive ancora il Codacons – il ruolo del sindaco, in quanto autorità sanitaria locale, e degli Enti rappresentativi delle parti sociali, vincola gli stessi ad una ferrea adozione di misure atte al rispetto delle misure proprie della ‘Fase 2’.  Il venir meno della minaccia della sanzione di natura penale e/o amministrativa non può, invero, mettere a rischio la salute dei lavoratori, in primis, ma anche di tutti quei cittadini che, ligi nell’uso dei dispositivi di sicurezza personale e del distanziamento sociale, vedono vanificare i propri sforzi dai comportamenti scriteriati altrui”.

Obbligo di mascherine all’aperto nel fine settimana. “Se, quindi, ad esempio, l’accesso diurno del pubblico ai parchi e ai giardini pubblici è consentito, ma meramente condizionato al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento, allora non v’è chi non veda come anche nei diversi settori della vita serale e notturna della stessa città debbano essere adottate misure adeguate”. Per questa ragione il Codacons ha diffidato il Comune di Catanzaro ad “adottare misure idonee ad assicurare la tutela dei cittadini e della salute pubblica”, prevedendo che nel fine settimana “si imponga (facendolo rispettare) l’obbligo di utilizzo delle mascherine anche all’aperto e contingentare i flussi di utenti nelle aree e zone interessate da un eccessivo accesso di persone, delimitando le stesse e presidiando gli accessi”. Nel caso poi di “inosservanza o impossibilità di assicurare i flussi di contingentamento” sarà allora necessario “disporre la chiusura nei fine settimana delle aree e delle zone interessate e/o dei locali ivi presenti”.

L’invito ai commercianti. Comunicazione simile anche per Confcommercio e Confesercenti, a cui si chiede di “farsi parte diligente al fine di garantire il rispetto delle misure contenitive del contagio da Covid-19 da parte dei titolari di attività commerciali nel settore della ristorazione, bar, pub ed altri fornitori di servizi alimentari, anche nell’interesse dei lavoratori dipendenti dei suddetti esercizi”.

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