Dalle province

Caos rifiuti, Limardo: “Ulteriori rallentamenti, ci danneggia la non autosufficienza”

Il sindaco di Vibo Valentia spiega le ragioni del blocco e si appella alla cittadinanza: "Non buttate l'indifferenziato e usate i mastelli in dotazione"

CORSO UMBERTO

Continua l’emergenza rifiuti in Calabria, iniziata ai primi di maggio, dovuta a problemi di conferimento dell’indifferenziato negli impianti di trattamento di San Pietro Lametino prima e di Alli dopo. “Comunicazione di ieri sera il nuovo blocco del servizio, per problemi amministrativi dovuti al cambio di gestore dell’impianto di Alli per le giornate dell’1 e 2 giugno prossimi, che si aggiunge al già esiguo, rispetto al fabbisogno, quantitativo di rifiuto trattabile quotidianamente dall’impianto stesso e che di conseguenza si ripercuote sulla raccolta”. Ad annunciarlo è il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, secondo cui a danneggiare la provincia vibonese sia soprattutto “la non autosufficienza provinciale con la totale mancanza di strutture (ecodistretto su tutte)” e la necessità di centri di raccolta comunali “che vedranno l’ultimazione dei lavori entro la fine di luglio”.

Rallentamento del servizio di raccolta. “Tale situazione – continua il primo cittadino – comporta inevitabilmente un rallentamento o, nel caso dell’indifferenziato, un totale blocco del servizio di raccolta per le utenze domestiche e le attività commerciali e gli uffici pubblici. Si stanno, infatti, al momento effettuando i servizi minimi essenziali, ad esempio le strutture sanitarie, per quanto riguarda la raccolta dell’indifferenziato e si sta cercando di rispettare, con l’inevitabile rallentamento che ne deriva, il calendario porta a porta del rifiuto differenziato (organico, carta, plastica, vetro, ingombranti) lasciando vuoti i pochi mezzi scaricati dall’indifferenziato per garantirne il servizio”.

Necessario non esporre fuori casa l’indifferenziato. Da qui la richiesta a tutti i cittadini e alle attività commerciali “nonché a tutte le utenze pubbliche e private e agli uffici presenti sul territorio comunale”, vista l’emergenza in atto, “di non esporre al momento il rifiuto indifferenziato il cui ritiro non può essere effettuato e per le ragioni su citate per forza di cose dovrà restare su strada e si chiede, ove possibile, che lo stesso venga ritirato all’interno della propria utenza fino a nuova comunicazione”.

Utilizzare gli appositi mastelli. A ciò si aggiunge l’invito, che in realtà è un obbligo, “ad utilizzare per il conferimento del rifiuto differenziato esclusivamente i mastelli e i bidoni in dotazione evitando l’esposizione delle sole buste, prassi usuale ma per altro vietata dal regolamento comunale e quindi sanzionabile, e a differenziare correttamente il rifiuto prodotto in quanto la raccolta del differenziato viene ad oggi garantita seppur a volte rallentata”. “Si limiterà così – conclude il sindaco Limardo – l’impatto ambientale dovuto all’emergenza, si aiuterà lo svolgimento del servizio di raccolta rendendolo più snello nell’esecuzione e si contribuirà insieme al mantenimento del decoro dei nostri centri urbani. Un ultimo sforzo per affrontare insieme questa ennesima prova”.

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