Cronaca

Antrace nel Vibonese: “Basta illazioni, abbiamo sanificato tutto” (VIDEO)

La dipendente e sorella del responsabile: "La carne non è entrata in commercio, lo possiamo dimostrare e certificare. I ricoverati stanno meglio"

“Non è vero che il mattatoio è sotto sequestro, come è stato scritto, e anche se attualmente non c’è la certezza ma si parla solo di ‘incertezza’, di ‘sospetto’ di Antrace, noi abbiamo effettuato subito una sanificazione appena ci siamo resi conto del problema”. A parlare ai nostri microfoni è Rina Muzzopappa, sorella del responsabile e dipendente del mattatoio oggetto di discussione nel Vibonese dopo la notizia dei tre pazienti ricoverati all’ospedale “Jazzolino” con il sospetto che si tratti di infezione da Antrace. Qualcuno negli ultimi giorni ha infatti provato a lanciare il sasso sui social, ponendo il dubbio che la sanificazione non sia realmente avvenuta. Al di là delle infondate illazioni, però, la realtà è una: “Abbiamo fatto una sanificazione straordinaria (come si vede anche nel video, ndr) grazie alla ditta Ecosan, e anche alla presenza dei veterinari”.

La carne non è in commercio. La carne infetta non è entrata in commercio, su questo non c’è alcun dubbio: “La carne è a disposizione del servizio veterinario e non è finita nella tavola degli italiani, di questo ne abbiamo la certezza assoluta perché c’è la tracciabilità. Lo possiamo tranquillamente certificare e dimostrare”.

“Sappiamo fare il nostro lavoro”. La gestione del mattatoio finito sotto accusa è a conduzione familiare ormai da decenni, al punto che non si tratta di un semplice lavoro ma di “tradizione” e “passione”: “Ognuno di noi per l’età che ha – sottolinea Rina Muzzopappa – vive di questo mestiere. Ci tengo a precisarlo: il nostro lavoro lo sappiamo fare. Alcune illazioni ci demotivano e questo non è giusto”.

La situazione dei ricoverati. Riguardo infine la situazione dei tre pazienti ricoverati dallo scorso lunedì, uno di loro è il fratello di Rina, e questo le permette di rassicurarci sul loro stato di salute: “Stanno meglio, le loro condizioni stanno migliorando”.

 

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