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Emergenza rifiuti, Ultimo: “Apriamo le discariche per poi chiuderle definitivamente” (VIDEO)

L'assessore regionale all'Ambiente: "Se saremo bravi non ce ne sarà bisogno, ma dobbiamo essere sicuri: non possiamo rischiare di sbagliare i calcoli e poi ci troviamo con i rifiuti per strada"

C’era anche l’assessore regionale all’Ambiente Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo, all’auditorium Valentianum di Vibo Valentia dove questo pomeriggio si è riunita l’assemblea dei sindaci del Vibonese per discutere dell’emergenza rifiuti. L’obiettivo, spiega, è arrivare a chiudere tutte le discariche della Regione: “Stiamo iniziando un processo per realizzare l’impiantistica che allo stato attuale prevede anche la necessità di avere le discariche – ha dichiarato ai nostri microfoni – ma stiamo discutendo del piano di gestione rifiuti che interverrà anche su questo aspetto”. Quindi l’Ato di Vibo potrebbe non doverne costruire una a Sant’Onofrio? “Potremmo arrivare al punto in cui nessuno debba costruire discariche, ma dobbiamo essere sicuri: non ci possiamo trovare nell’eventualità in cui uno ha sbagliato i calcoli e ci troviamo con i rifiuti per strada”.

Calabria miglior riserva naturale d’Europa. “Intanto – ha precisato – realizziamo le aree dove potremo costruire delle discariche, se saremo bravi non ce ne sarà bisogno. La sfida è questa e la dobbiamo fare tutti insieme: nessuno vuole le discariche, nessuno vuole inquinare, noi amiamo la Calabria che è la migliore e più bella riserva naturale d’Europa”. Ribadendo poi, davanti alle decine di sindaci presenti, l’importanza del principio di autodeterminazione: “Noi siamo a disposizione dei Comuni per risolvere i problemi che avete. Siamo qua perché vi vogliamo bene, non per praticare il dominio”.

L’apertura di nuove discariche. “Parto dalla realtà – ha affermato – la regione produce 813 tonnellate di rifiuti al giorno, gli spazi fisici dove collocarli si sono esauriti. Abbiamo aperto un canale di comunicazione, di smaltimento, con la Puglia. Hanno accolto la nostra richiesta, non si sono girati dall’altra parte, questo si chiama mutuo soccorso”. Ricordando poi il piano della Regione per uscire dall’emergenza: rendere di nuovo attive le discariche di Cassano allo Iono, Lamezia e Melicuccà. “In questo modo avremo un po’ di respiro – ha spiegato – ma poi questi spazi dovranno essere chiusi rapidamente. Stiamo aprendo queste discariche per chiuderle definitivamente, per risarcire le comunità che hanno sofferto una pressione ambientale maggiore rispetto alle altre”. Tutto ciò, sottolinea, anche alla luce delle direttive europee che impongono l’economia circolare. 

Task force ambientale. “Su queste discariche – prosegue – abbiamo scelto un assetto diverso dai precedenti: l’Arpacal e la protezione civile, insieme ai tecnici del dipartimento Ambiente, valuteranno lo stato dei luoghi e imporranno le prescrizioni necessarie. Diranno se l’impianto può essere aperto, quali provvedimenti adottare, e chi ha l’autorità dovrà seguire quello che ha detto l’organo tecnico”. Se poi dovessero sorgere dei contenziosi, spiega, “ci si mette davanti a un giudice e si ascolta quello che dice, altrimenti ci facciamo giustizia sommaria come in una brutta fase storica del nostro Paese, che rifiutiamo”.

La richiesta del sindaco Limardo. Rispondendo poi al sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, che aveva chiesto la convocazione di un tavolo tra l’Ato di Catanzaro e quello di Vibo per fare chiarezza sui doveri – ma soprattutto sui diritti – che spettano ai Comuni del Vibonese, l’assessore Ultimo ha assicurato che “i contrasti che ci sono stati tra Ato saranno oggetto di un dialogo che verrà aperto rapidamente. Perché il fatto che si stia occupando la Regione dell’emergenza rifiuti vuol dire che l’autodeterminazione non ha funzionato”. “Questa fase critica non ci deve però demoralizzare – sottolinea – correggeremo gli errori che ci sono e le cose che non vanno, ma non possiamo interrompere questo percorso”.

 

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