Cronaca

Dodici ore di lavoro e pagamenti con ricarche postepay: 11 arresti a Firenze, c’è anche un calabrese

Ai lavoratori veniva fornito dai caporali un alloggio al costo di 200 euro detratti dal loro stipendio

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La squadra mobile di Firenze, in collaborazione con quelle di Prato e Pistoia, sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Prato, su richiesta della procura pratese, a carico di 11 persone, italiane e straniere, nell’ambito di un’inchiesta sul caporalato nel settore edile. Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, impiego di lavoratori non in regola con le norme in materia di immigrazione e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. Tra le persone finite in manette anche Vincenzo Marchio, un imprenditore calabrese. La manodopera veniva scelta tra le persone più fragili, spesso pagate con ricariche sulla postepay. Ai lavoratori che sostenevano turni di 12 ore a 5 euro orari, veniva fornito un alloggio a 200 euro al mese detratto dallo stipendio.