Cronaca

Rinascita Scott, il destino di Naselli si deciderà il 17 luglio in Cassazione

L'ufficiale è indagato dalla Dda di Catanzaro per rivelazione e utilizzazione del segreto di ufficio in concorso con l'avvocato Giancarlo Pittelli

naselli

Sarà la Corte di cassazione a decidere il destino, dell’ex comandante del Reparto Operativo del Nucleo Investigativo di Catanzaro, poi comandante provinciale di Teramo, Giorgio Naselli, raggiunto il 19 dicembre scorso da una misura cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta della Dda guidata da Nicola Gratteri “Rinascita Scott”. I legali Giuseppe Fonte e Gennaro Lettieri, il 17 luglio prossimo discuteranno davanti alla sesta sezione della Suprema corte  il ricorso  contro il provvedimento con cui il Tribunale del riesame ha sostituito all’ufficiale la misura del carcere con i soli arresti domiciliari, chiedendo l’annullamento del provvedimento. Saranno gli Ermellini a decidere se accogliere la richiesta degli avvocati o se confermare l’ordinanza del Tribunale della libertà o annullare ma con rinvio gli atti a Catanzaro per un nuovo riesame.

“Segreti rivelati”. Naselli è indagato per concorso in rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, con l’aggravante di aver agevolato la ‘ndrangheta insieme all’ex senatore di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, anche lui arrestato e attualmente detenuto nel carcere di Nuoro. Per la Dda, il militare, avrebbe violato “i doveri inerenti alle sue funzioni, e comunque abusato della sua qualità di pubblico ufficiale”, acquisendo notizie d’ufficio, che dovevano rimanere segrete, per trasferirle all’avvocato catanzarese”. Nella nota depositata dal Ros vengono segnalate una serie di conversazioni telefoniche, intercorse tra  Pittelli e Naselli, nel corso delle quali, l’avvocato chiedeva all’ufficiale dei Carabinieri di acquisire e di fornirgli informazioni sull’attività svolta dal Comando dell’Arma di Pioltello, in ordine all’escussione di un proprio assistito, per una vicenda concernente un assegno scoperto. Le notizie riguardavano un “amico”, un “fratello” del legale, Giuseppe Mazzei, che, sarebbe stato chiamato dai Carabinieri di Pioltello per essere sentito, in merito ad una denuncia fatta per truffa. Il militare avrebbe rivelato al legale catanzarese informazioni anche su un altro imprenditore Roberto Guzzo, a dire di Pittelli, nel mirino della Guardia di finanza.

Le complicità con Pittelli. Naselli, inoltre, avrebbe aiutato il noto penalista, rivelando notizie coperte da segreto sull’amministratore fittizio  della M.C. Metalli srl, pratica pendente alla Prefettura di Teramo. In tale episodio è indagato anche l’imprenditore reggino Rocco Delfino, ritenuto l’effettivo dominus della “MC Metalli srl” e beneficiario della condotta. Lo stesso gip firmatario dell’ordinanza aggiunge a questo proposito che, “in violazione dei principi di buon andamento ed imparzialità” della Pubblica amministrazione, “nonché in violazione del segreto istruttorio”, Pittelli e Naselli “intenzionalmente procuravano a Delfino un ingiusto vantaggio patrimoniale, concertando preventivamente le modalità e tempi di intervento per la definizione della “pratica” pendente l’Ufficio Territoriale del Governo di Teramo”. (g. p.)