Cronaca

Processo ai “cartelli” della droga vibonesi, le difese provano a smontare il castello accusatorio

Iniziate dinnanzi al Tribunale di Vibo le discussioni degli avvocati difensori nell'ambito del processo "Stammer" contro il narcotraffico internazionale

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E’ ormai alle battute finali il processo scaturito dall’operazione “Stammer” contro il narcotraffico internazionale di cocaina e marijuana con base operativa proprio nel Vibonese. Dopo la requisitoria del pm antimafia di Catanzaro Antonio De Bernardo, oggi è stato il turno degli avvocati difensori per la prima serie di discussioni.

Prime arringhe. Davanti al Tribunale collegiale di Vibo Valentia presieduto dal giudice Tiziana Macrì, l’udienza si è aperta con l’arringa difensiva dell’avvocato Davide Vigna, difensore di Leonardo Florio, 56 anni di Vibo Marina, per il quale la pubblica accusa ha chiesto 12 anni di reclusione. Il legale ha ovviamente chiesto l’assoluzione così come hanno fatto i suoi colleghi per gli altri imputati. L’avvocato Luigi La Scala ha parlato nell’interesse di Mario Calesse di Sant’Eufemia d’Aspromonte ma residente in Brianza per il quale la Dda di Catanzaro ha chiesto 12 anni di carcere. Ha chiesto invece l’inutilizzabilità dell’attività intercettiva nei confronti del suo assistito l’avvocato Tommaso Zavaglia, difensore di Domenico Luccisano di Mileto per il quale il pm De Bernardo ha invocato 12 anni di reclusione. A chiudere il round delle prime discussioni sono quindi stati l’avvocato Sandro D’Agostino per l’imputato di origini domenicane Osvaldo Mena Nunez che rischia fino a 26 anni di reclusione e l’avvocato Diego Brancia che ha parlato per circa quattro ore in difesa di Fortunato Lo Schiavo, 49 anni di Mileto, uno dei personaggi-chiave del processo per il quale l’accusa ha chiesto la condanna a 28 anni di reclusione. Al termine di una discussione particolarmente articolata l’avvocato Brancia ha invocato l’assoluzione del suo assistito. Il processo è stato quindi aggiornato al prossimo 27 maggio per una nuova udienza dedicata alle altre discussioni delle difese. La sentenza dovrebbe arrivare ai primi di giugno.

Le richieste di pena. Lo scorso 11 maggio il sostituto procuratore antimafia di Catanzaro Antonio De Bernardo, al termine della sua requisitoria, durata quasi quattro ore, ha chiesto ventidue condanne e due assoluzioni per un totale di quasi 450 anni di carcere. Queste le richieste di pena invocate dal pm al termine della sua requisitoria: Giuseppe Careri di Rosarno 13 anni e 130mila euro di multa, Antonio Grillo di San Calogero 30 anni, Giuseppe Grillo di San Calogero 28 anni, Pasquale Grillo di San Calogero 26 anni, Rocco Iannello di Mileto 26 anni, Fortunato Lo Schiavo di Mileto 28 anni, Domenico Luccisano di Mileto 12 anni e 120mila euro di multa, Fulvio Luccisano di Mileto 16 anni, Vania Luccisano di Mileto 16 anni, Osvaldo Edmingo Nunez Mena (Repubblica Domenicana) 26 anni, Ernesto Oliva di Terranova di Sibari 16 anni, Massimo Pannaci di Vibo Valentia 28 anni, Pasquale Pititto di Mileto, 30 anni, Giuseppe Rondinelli di Botricello 18 anni, Antonio Scicchitano di Botricello 16 anni, Antonino Nazzareno Suppa di Francica 16 anni, Franco Greco di Marcedusa 18 anni, Mario Calesse di Sant’Eufemia d’Aspromonte 12 anni e 120mila euro di multa, Antonio Prostamo di Mileto 12 anni e 120 mila euro di multa, Salvatore Paladino di Rosarno 18 anni e 180 mila euro di multa, Leonardo Francesco Raffaele Florio 12 anni e 120mila euro di multa, Massimiliano Antonino Varone di Mileto 28 anni. Chiesta l’assoluzione per Michell Vincenzo Piperno e Francesco Paladino.

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati: Diego Brancia, Michelangelo Miceli, Giuseppe Di Renzo, Vittoria Platì, Tommaso Zavaglia, Giovanni Vecchio, Sandro D’Agostino, Davide Vigna, Mario Santambrogio, Leopoldo Marchese, Massimo Grondona, Franz Caruso, Giovanni Marafioti, Francesco Sabatino, Luigi La Scala, Pietro Pitari e Gregorio Viscomi.

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