L’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore inserita nella campagna del FAI

L'Abbazia, situata nel popoloso comune della Sila, sarà oggetto di un importante progetto di restauro. Il vice sindaco Scarcelli: "Rappresenta la nostra identità"

abbazia florense

“L’Abbazia   Florense   che,   insieme   a   Jure   Vetere,   è   stata   posta   al   centro   di   un   imponente   progetto   di valorizzazione   seguito   dal   vicesindaco   ed   assessore   ai   Lavori   Pubblici del Comune di San Giovanni in Fiore,   Luigi   Scarcelli,     per   un   importo complessivo pari a 2.500.000,00 euro, è stata inserita  nella campagna nazionale del FAI “I luoghi del Cuore”.

Il fulcro della nostra identità. “La nostra Abbazia – ha affermato Scarcelli – rappresenta il fulcro della nostra stessa  identità oltre che il nostro bene culturale  più bello e prezioso. Pertanto,  è su di esso che si deve puntare con decisione per non perdere l’importante occasione offertaci dalla campagna nazionale del Fai, non solo in termini di prestigio nazionale, quanto per poter accedere a nuovi, importanti finanziamenti che ci consentirebbero di potenziare ulteriormente l’imponente complesso badiale, tra i più importante della provincia di Cosenza e tra i più grandi della Calabria”.

Un luogo più fruibile e sicuro. “In   questi   ultimi   5   anni   –   prosegue Scarcelli,   – è stato già fatto tanto, soprattutto   grazie   al   lavoro   della  Soprintendenza  nella   figura   dell’arch. Pasquale  Lopetrone,  per rendere più sicura e fruibile la nostra Abbazia, tanto da riuscire a riaprire al pubblico i magazzini Badiali, da sempre inagibili, e garantire visite straordinarie ai cori notturni. Nello spirito di collaborazione che tutti gli Enti dovrebbero avere sia il Comune di San Giovanni in Fiore che la Soprintendenza hanno inserito l’Abbazia Florense nei propri piani triennali delle Opere Pubbliche e hanno condiviso  scelte strategiche e progettuali, che il Comune  ha fatto proprie per partecipare alla manifestazione di interesse della Regione Calabria a seguito della quale l’Abbazia Florense e il protocenobio di Jure Vetere sono stati inseriti in un più ampio e complesso progetto regionale per la tutela e la valorizzazione dei grandi attrattori religiosi e degli   edifici   di   pregio,   voluto   dalla   Giunta   Regionale   guidata da Mario Oliverio,   ottenendo   un finanziamento   pari   a   2.500.000,00   euro”.

Il progetto di restauro. “In   pieno   periodo   di emergenza   Covid,   lo   scorso   20   marzo,   la   Giunta   Comunale   ha   deliberato   l’approvazione   del progetto preliminare relativo ai lavori di restauro, consolidamento e valorizzazione dell’Abbazia Florense e del   protocenobio   di   Jure   Vetere.   Il   progetto   preliminare,   redatto   dall’ing.   Walter   Sidoti,   responsabile dell’UTC   che   nonostante   i   mille   problemi   creati   dall’emergenza   sanitaria   ha   concluso   una   progettazione fondamentale per la città, prevede importanti interventi sulla parte strutturale dell’edificio  e un imponente   intervento   sulla   piazza   esterna,   prospiciente   l’ala   est,   di   rimodulazione   e   smussamento   della collina artificiale che si è formata nel tempo e che oscura e ridimensiona la maestosità stessa dell’edificio religioso, provocando nel tempo anche problemi di allagamento. L’idea è quella di dar vita ad una piazza a forma di conchiglia, simile a quella di Piazza del Campo a Siena, di grande prestigio e capace di consentire il deflusso delle acqua piovane. L’altro importante intervento è, invece, relativo al recupero di Jure Vetere, sito di   importantissimo   valore   archeologico/culturale   e   storico,   ma   attualmente   di   proprietà   privata. Ebbene adesso   saranno   disponibili le   risorse per   essere   acquisito   al   patrimonio   pubblico,   per   completarne successivamente   lo scavo archeologico,  restaurate   le   strutture   residue,  programmarne   una   copertura compatibile con il contesto del luoghi e sistemarne l’area circostante per migliorarne la fruizione”.

Collaborazione con la Sopraintendenza. “Per   l’intero   progetto   –   conclude   Scarcelli   -,   di   cui   abbiamo   in   mano   già   il   decreto   che   riconosce l’anticipazione del 10% dell’importo complessivo, abbiamo chiesto la collaborazione della Sopraintendenza per il supporto tecnico scientifico al RUP, che ci auguriamo possa essere l’architetto   Pasquale   Lopetrone,  profondo   conoscitore   dei   due   siti, per   svolgere   le   dovute   attività   tecnico- scientifiche e di ricerca; l’Abbazia Florense e Jure Vetere sono immobili tutelati ope legis e riteniamo che per intervenire su di essi occorre la massima cautela, una profonda conoscenza e garanzia  di professionalità che sicuramente troveremo nella collaborazione con la Soprintendenza”.

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