Cronaca

Beni per 8 milioni di euro confiscati a imprenditore vicino alle cosche

L'uomo aveva avviato e accresciuto le proprie attività grazie alla contiguità funzionale e agli appoggi dei clan Iamonte di Melito Porto Salvo  e dei Piromalli di Gioia Tauro

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Militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria, sotto il coordinamento della procura della repubblica di reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Capo Giovanni Bombardieri, hanno eseguito un provvedimento con il quale è stata disposta, nei confronti dell’imprenditore, classe ‘70, l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca del patrimonio a questi riconducibile. In capo al soggetto, peraltro sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, è stata riconosciuta la pericolosità sociale, qualificata dalla contiguità alle cosche di ‘ndrangheta degli Iamonte di Melito Porto Salvo  e dei Piromalli di Gioia Tauro e dal ruolo di imprenditore ad essa colluso.

Le indagini. Nel dettaglio, il provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, presieduta da Ornella Pastore, si fonda sulle risultanze delle attività investigative poste in essere dalla Guardia di Finanza, dalle quali è emerso che l’imprenditore era, da tempo, in affari con la ‘ndrangheta, avendo avviato e accresciuto le proprie attività grazie alla contiguità funzionale e agli appoggi delle predette cosche, egemoni nelle rispettive aree. Tale stretto rapporto, consolidato da anni, ha sostenuto l’ascesa dell’imprenditore e, nel contempo, ha favorito gli interessi dei sodalizi mafiosi, rafforzandone le capacità operative e di controllo del territorio.

Si tratta dell’imprenditore P. A., detto Daniele, di 50 anni, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, ritenuto contiguo alle cosche di ‘ndrangheta degli Iamonte di Melito Porto Salvo e Piromalli di Gioia Tauro. Il provvedimento è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria.