Assunzioni al “Pugliese”, Abramo: “Stabilizzare anche precari rimasti esclusi”

Il sindaco di Catanzaro: "Risultato molto importante per una buona fetta del territorio centrale della nostra regione"

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“L’accordo raggiunto fra i vertici aziendali e le sigle sindacali per le circa 200 assunzioni al Pugliese-Ciaccio, fra stabilizzazioni del personale già in servizio e scorrimento di graduatorie già attive, è un’ottima notizia per il più grande hub regionale, che in questo modo amplia la propria dotazione organica, ma soprattutto dà certezze lavorative a un consistente nucleo di professionisti”. Ad affermalo è il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, che commenta così l’assunzione degli infermieri nell’ospedale Catanzarese lodando la “sinergia fra vertici aziendali e organizzazioni sindacali” che “ha consentito di ottenere un risultato molto importante per il sistema salute del capoluogo calabrese, e a cascata per una buona fetta del territorio centrale della nostra regione”.

Personale costretto a turni massacranti. “La crisi Covid – aggiunge – ha solo rafforzato una necessità conosciuta da tempo, quella cioè di garantire al Pugliese un più largo contingente di medici, infermieri e operatori sanitari per far fronte alla grande mole di servizi erogati quotidianamente e dare respiro, dall’altro lato, a un personale spesso costretto a turni massacranti per sopperire alle carenze d’organico”.

Stabilizzare anche gli altri precari. “Ringrazio, pertanto, sia i sindacati che il management dell’Azienda ospedaliera, e rivolgo loro un appello per far sì che i precari rimasti esclusi dalle stabilizzazioni, perché privi dei requisiti di legge, vengano assunti al più presto a tempo indeterminato. La proroga di questi contratti è una prima e utile soluzione in vista di quella definitiva”. “È evidente infatti – conclude Abramo – che le nuove sfide che l’emergenza Covid ha posto al nostro sistema sanitario, unite alle ataviche carenze di personale nel principale ospedale hub della regione, consentono di trovare spazio a tutti quelli già in servizio con contratti precari e a quanti, risultati idonei nelle graduatorie di concorsi già espletati, attendono una chiamata che è loro assoluto diritto”.

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