Cronaca

Rapina una coppia in un appartamento di Catanzaro, assolto

Il gup del Tribunale di Catanzaro ha accolto la richiesta di assoluzione formulata dal legale difensore dell'imputato, scarcerando Berlingieri

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Assolto per non aver commesso il fatto. Con questa formula, il gup del Tribunale di Catanzaro Barbara Saccà ha scagionato dall’accusa di rapina Cosimo Berlingieri, 48 anni, accogliendo la richiesta del difensore Alessio Spadafora, mentre il pubblico ministero aveva invocato una condanna per l’imputato, giudicato con rito abbreviato, a 4 anni e 2 mesi di reclusione, costretto a farsi sei mesi di carcere.  I fatti risalgono al 31 dicembre del 2018 , quando  Berlingieri, secondo le ipotesi accusatorie,  avrebbe commesso una rapina aggravata in concorso con un’altra persona, accusata anche di porto senza giustificato motivo di coltello in un condominio di via Pascali, zona centrale della città .

La ricostruzione dei fatti. Una coppia, era appena uscita da un’abitazione all’ultimo piano di un palazzo e si apprestava ad uscire, lui con l’ascensore, lei dalle scale. La donna, arrivata al primo piano dell’edificio dove abitavano i genitori del fidanzato, aveva notato la serratura della porta di ingresso forzata e si era messa ad urlare  per richiamare l’attenzione del compagno che, arrivato al pian terreno tramite l’ascensore, la raggiungeva sulle scale. Mentre la donna fuggiva, impaurita, il giovane si imbatteva in due sconosciuti che uscivano dall’appartamento dei familiari con un bottino di gioielli, cercando di bloccarli: uno dei due riusciva a divincolarsi e a scappare, il suo complice, invece puntava un coltello alla gola del giovane, colpendolo contemporaneamente con un pugno al volto. Gli agenti della Squadra Volante intervenuti sul posto, delegate alle indagini avevano individuato uno de due presunti colpevoli, quello che era riuscito a scappare immediatamente in Cosimo Berlingieri, ben noto ai poliziotti per i suoi precedenti per reati contro il patrimonio.

Scarcerato. I gravi indizi di colpevolezza, le allarmanti modalità dell’azione e la personalità dell’autore del reato avevano indotto l’autorità giudiziaria ad emettere a novembre 2019 l’ordinanza di misura cautelare, dove il 48enne è rimasto fino ad oggi, giorno in cui il gup lo ha assolto per non aver commesso il fatto e lo ha scarcerato. (g. p.)