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Coronavirus, “i lavoratori in cassa integrazione perdono ogni mese 500 euro”

A fare le spese dei tagli soprattutto le professioni più qualificate con una riduzione in busta paga di 764 euro. È quanto emerge dall’indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro

cassa integrazione

Sfiora i 500 euro mensili (472 euro, pari al 36%) la perdita media mensile in busta paga dei lavoratori italiani che percepiscono la cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, per effetto dell’emergenza Coronavirus. Ma il danno – stimato in 3,5 miliardi complessivi – non è uguale per tutti. Più sale lo stipendio del lavoratore, maggiore è il taglio retributivo. E così si va da una decurtazione media del 25% per le professioni non qualificate a una del 45% per professioni scientifiche e di elevata specializzazione.

A offrire la radiografia aggiornata della sforbiciata che milioni di lavoratori dipendenti stanno subendo in queste settimane è un rapporto – ‘Cassa integrazione: quanto ci rimettono i lavoratori’ – realizzato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, a partire dai dati Istat – Indagine sulle  Forze Lavoro.

Dalla elaborazione, nello specifico, risulta che “solo” il 39% dei cassintegrati avrà una decurtazione minima del 20%. La maggioranza dei destinatari del trattamento subirà, invece, un taglio ben più elevato: per il 22%, infatti, la riduzione dello stipendio  netto sarà di fatto tra il 21% e 30%; per il 18% tra il 31% e il 40%; e per il 21% addirittura superiore al 40%.

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