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Coronavirus, Ricciardi: “Seconda ondata in autunno è una certezza”

Il monito del rappresentante italiano dell'OMS che avverte sul pericolo di accelerare le riaperture. "Fino a quando non avremo il vaccino ci saranno nuovi folocali"

Ricciardi

La curva del contagio decresce, ma ancora occorre molta cautela e a lanciare un ammonimento preciso è stato Walter Ricciardi, il rappresentante italiano Oms e consulente del ministro della Salute. ”

Una seconda ondata dell’epidemia di Coronavirus in autunno è più una certezza che una mera ipotesi. “Fino a quando non avremo un vaccino ci saranno nuove ondate o, speriamo, tanti piccoli focolai epidemici che andranno contenuti. Per questo è molto importante non accelerare le riaperture”. Il rischio, secondo Ricciardi è che la seconda ondata arrivi ben prima dell’autunno, ma già in estate. In secondo luogo, nell’intervista al giornale Ilcaffeonline, Ricciardi sottolinea il peso delle scelte politiche, non sempre adeguate, per contenere la pandemia.

“Le scelte compiute da alcuni leader politici mondiali sono responsabili degli effetti sui loro popoli. Se ci sono stati più morti rispetto ad altri è perché le decisioni sono state prese o in modo tardivo o in modo sbagliato – osserva Ricciardi – L’esempio più eclatante è quello della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, dove i governi non hanno ascoltato i consiglieri scientifici e hanno reagito in maniera estremamente ritardata”.

La convivenza con il coronavirus. Ricciardi auspica “che sia una convivenza di mesi e non di anni, ma ci troveremo di fronte a una nuova normalità”. Ed in questa “nuova normalità” sarà “il distanziamento fisico, la distanza tra le persone che non sono certe del loro stato immunologico” a fare la differenza. “Naturalmente – prosegue Ricciardi – questo stato potrà essere conosciuto e tracciato meglio attraverso una diagnostica più estesa e mirata e grazie all’uso delle tecnologie. Non c’è dubbio che i Paesi che hanno reagito meglio sono quelli che hanno utilizzato meglio le armi della diagnostica e delle tecnologie. Su questo ho invitato da diversi giorni i miei colleghi e i decisori ad agire con più rapidità rispetto a quanto fatto finora”.