Ventisei le ordinanze emesse a Chiaravalle, tuttora in vigore, 20 ordinanze di positività, 4 di negatività e 2 sanzioni relative a persone in giro nel territorio senza una giustificata motivazione. Dei 20 casi positivi, 13 sono dipendenti della Rsa Domus Aurea e 7 riguardano parenti o persone tra loro collegate. Il sindaco di Chiaravalle nel suo report reso pubblico attraverso un video messaggio facebook, informa che i tredici positivi si trovano in assistenza domiciliare, 4 ricoverati nel reparto di Malattie infettive e 3 nella struttura di Catanzaro Lido. Il nodo riguarda l’ordinanza con cui la Regione ha disposto la zona rossa dal 14 febbraio scorso del Comune di Chiaravalle, disposizione tuttora in vigore. “Non capiamo se il provvedimento resta in vigore fino al 3 maggio, come prevede il Governo centrale o fino al 26 aprile come stabilito dalla Regione Calabria. La zona rossa è importante- ha aggiunto il sindaco- perché salvaguarda il nostro territorio impedendo ad altri di entrare a Chiaravalle. Alcuni cittadini vorrebbero una certa apertura, per esempio per la distribuzione di bombole di gas, richiesta alla quale mi sono opposto, sia perché abbiamo ambulanti che si occupano di questo a Chiaravalle e sia perché sarebbe rischioso far entrare persone che vengono da fuori nelle case e finchè sarò sindaco di questa cittadina lo impedirò”. Poi di nuovo il primo cittadino focalizza l’attenzione sulla necessità che vengano fatti a tutti i cittadini i tamponi. “Mi sto informando per vedere di poter far fare i tamponi anche se la Regione non dovesse autorizzarmi. C’è un progetto, che potrebbe realizzarsi con lo Spallanzani, si sta cercando un modo per ampliare i tamponi, facendo venire un’ambulanza preposta a questo scopo. Sappiamo comunque che ci sarà un ulteriore controllo nel nostro territorio, così come avevo chiesto”.
