Questo il messaggio che la Conferenza Episcopale della Calabria ha indirizzato ai cittadini nell’approssimarsi della Santa Pasqua, la più strana dal Dopoguerra a oggi, per via dell’emergenza Coronavirus:
Carissimi fratelli e sorelle di Calabria, riesce difficile pensare che ci possa essere qualcosa da festeggiare, in questi giorni vissuti da reclusi in casa, con i problemi di sempre, ma ora cresciuti così tanto che si fa molta più fatica a conviverci. La mancanza di lavoro, le lacune di una sanità che si manifestano nel confronto tra Stato e Regioni, l’assedio della ‘ndrangheta, che c’è e si sente benissimo, anche quando non si mostra, sono elementi che inquietavano già prima che il virus entrasse nelle nostre vite ed oggi hanno maggior peso, generando timori ed ansie, che anche i vostri Pastori condividono con voi.