Turismo, oltre la crisi: l’urgenza di un’efficace azione riformista

L'analisi del sindaco di Zambrone, centro costiero del Vibonese: "La stagione potrebbe anche saltare"

landolina

“La mappa economica dei piccoli centri della Calabria è considerevolmente cambiata negli ultimi lustri. L’economia comunale da molti anni ruota intorno al Turismo e, prioritariamente, sulle sue risorse naturalistiche. Il ruolo dell’agricoltura è diventato secondario. Componente essenziale, invece, resta l’universo dei pensionati che offre una rete di protezione economica e sociale per molte situazioni di disagio familiare. Ruolo secondario anche per il mondo degli autonomi; mentre è ormai oro colato e quindi bene prezioso e raro, un impiego nella pubblica amministrazione. Detto ciò, nessuno può prevedere con esattezza cosa succederà nelle prossime settimane”. Lo scrive in una nota il sindaco di Zambrone Corrado L’Andolina.

“La stagione turistica, nell’ipotesi peggiore, potrebbe persino saltare o essere solo in parte attivata. Il primo pensiero  -spiega il primo cittadino – va allora ai lavoratori stagionali. In uno scenario del genere, come potranno mantenere le loro famiglie? Poi agli operatori turistici. Come ammortizzeranno i costi degli investimenti? Infine a tutto l’indotto: quali, le conseguenze? Urgono idee e soluzioni tattiche e strategiche. Nell’immediato, bisogna porre al riparo, il più possibile, i bilanci comunali che saranno fortemente sollecitati dalla crisi in atto. Per fare ciò occorre operare con urgenza, senza fossilizzarsi su istanze assistenzialistiche pubbliche o private, che da sole non condurranno da nessuna parte. I soggetti socialmente fragili andranno tutelati prioritariamente. E così i Comuni, enti nevralgici dell’intero comparto socioeconomico. Ciò, però, deve darci lo spunto per due considerazioni. La prima, è necessario un serio percorso di sburocratizzazione delle procedure pubbliche”.

“I tempi pachidermici delle varie procedure, d’ufficio o su istanza di parte, sono inammissibili -conclude – con una risposta rapida agli effetti della crisi. La seconda, occorre accelerare quei percorsi (per esempio attraverso i Cis) che puntano alla realizzazione di attrattori turistici di cui il nostro comprensorio è ancora carente (oltre quelli naturalistici). Insomma, fra le varie lezioni del Covid 19 c’è anche l’urgenza di una rapida ed efficace azione riformista capace di superare la crisi e di proiettare le istituzioni e le comunità verso il futuro”.

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