Politica

Coronavirus, ancora un duro attacco di Falcomatà alla Santelli

Il primo cittadino della Città Metropolitana non ci sta. "No al bavaglio. Ci dicano quali sono i numeri. Sui tamponi errori macroscopici"

falcomata

Non ci sta Giuseppe Falcomatà. Il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria ha di nuovo preso la parola e in diretta facebook ha sferrato un altro duro attacco alla Regione Calabria ed al presidente Jole Santelli.

Discrasie sui numeri. Errori macroscopici. “Il rispetto delle regole, delle norme non può essere unilaterale.  I 15 contagiati di domenica dove sono finiti? sono finiti in un buco nero? Ci sono? non ci sono? diteci se esistono o meno e dove sono. Il dato sui decessi. Anche su questo ci sono discordanze su Regione e Gom. Si tratta di vite umane, dietro i numeri ci sono vite, storie, persone. A proposito di tamponi. Sul numero di tamponi ci sono errori macroscopici. Il Ministero dice che in Calabria sono stati effettuati 14072 tamponi, la Regione Calabria comunica invece che sono 12.622. C’è una differenza di 1450 tamponi in più o in meno, cioè ci sono 1450 persone che non sappiamo se gli è stato fatto il tampone o no. Chi ha ragione su questo?”.

Il cittadino deve avere un’informazione puntuale. “I dati devono essere comunicati comune per comune. Dobbiamo avere i dati dei contagi e dei tamponi suddivisi per comune, per età e sesso. Solo così si potrà avere una informazione puntuale. Il cittadino ha diritto ad avere una informazione puntuale. Spero che alla fine di questa emergenza il Governo prenda atto che non ci può essere una sanità divisa per regioni. Io credo che il sindaco abbia il diritto ma anche il dovere di comunicare dati il più possibile approfonditi e specifici. Ho chiesto di avere questi dati divisi comune per comune. Se nessuno li vuole dare li darò io, mi assumo la responsabilità. La politica è rispondere alle esigenze di una comunità”.

Chiarezza sulla rete ospedaliera regionale. No a bavagli. “Chiederemo chiarezza anche rispetto a quella che è la rete delle infrastrutture ospedaliere nella nostra Regione. Sappiamo che ci sono dei fondi stanziati dalla Banca d’italia per la realizzazione di posti in terapia intensiva per la Calabria, da quello cheabbiamo appreso da organi di stampa questi posti di terapia intensiva, 75, sarebbero, e mi auguro sia un errore di stampa, un refuso,  tutti per l’ospedale di Catanzaro. Ho scritto alla Banca d’Italia la quale mi ha risposto che loro mettono esclusivamente a disposizione i soldi, ma i progetti e la distribuzione nella rete ospedaliera è compito della Regione, quindi è la Regione che ci deve dire questi 75 posti se sono tutti a Catanzaro, se sono divisi sul territorio regionale. come noi auspichiamo. Mi auguro che nessuno voglia mettere il bavaglio anche su questa cosa”

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