Cronaca

Pasqua “blindata” nel Vibonese, il piano della Prefettura per evitare un nuovo esodo

Il prefetto di Vibo invita la popolazione a non abbassare la guardia e a rispettare le regole per dare una "spallata" decisiva al Coronavirus

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Un nuovo esodo dal Nord verso il Sud per le festività pasquali. E’ ciò che si teme e si punta a scongiurare. Per questo motivo il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Vibo Valentia Francesco Zito ha deciso di intensificare i controlli sul territorio provinciale. Il piano prevede un massiccio impiego di tutte le forze dell’ordine chiamate a pattugliare in lungo ed in largo la provincia di Vibo Valentia già dalle prossime ore. Saranno presidiati tutti i punti di ingresso e di uscita: strade, svincoli autostradali, stazioni ferroviarie, fermate degli autobus provenienti da fuori regione. Nulla verrà lasciato al caso con l’obiettivo di non compromettere i sacrifici effettuati dalla popolazione vibonese nell’arco di queste ultime settimane di “quarantena” e restrizioni varie. In campo scenderanno carabinieri, polizia, guardia di finanza ma anche il personale della capitaneria di Porto, i militari del reparto operativo aeronavale delle fiamme gialle e la polizia locale. Controlli a tappetto che saranno ulteriormente rafforzati nel week end pasquale per disincentivare spostamenti non necessari o gite fuori porta. Pasqua e Pasquetta “blindata” per dare quindi un’altra spallata all’emergenza.

Non abbassare la guardia. Il prefetto Zito ha annunciato le misure che verranno adottate nel corso di una conference-call alla quale hanno preso parte anche il questore di Vibo Annino Gargano e i comandanti dell’Arma e della Finanza rispettivamente Bruno Capece e Roberto Prosperi. “I dati a livello nazionale ci dicono – sottolinea il prefetto Zito – che la tendenza sta lievemente migliorando e questo potrebbe ingenerare una falsa aspettativa nella gente che il grosso del pericolo sia ormai alle spalle e quindi indurre la popolazione ad uscire di casa, vanificando, in tal modo, il prezioso e encomiabile lavoro finora svolto che ha consentito nel Vibonese di avere un dato di contagi molto basso rispetto alla media degli altri territori non solo calabresi. Non ci si può permettere di allentare la presa – ha aggiunto Zito – e pertanto le attività di controllo saranno rafforzate”.

I numeri. Tenere alto i livello di guardia e continuare a rispettare le regole l’appello lanciato dall’Ufficio territoriale del Governo. D’altronde se i numeri del contagio migliorano le disposizioni governative restano pienamente in vigore e, quindi, anche eventuali denunce e multe da 400 a 3000 euro per i trasgressori. “Il danno che provoca chi non osserva le regole è elevato sia verso se stesso che nei confronti dei propri familiari nonché degli altri” ha evidenziato il prefetto. In quasi un mese sono state controllate sul territorio provinciale oltre 9.000 persone e sanzionate 733 mentre sono stati 8.000 negozi che hanno ricevuto la visita delle forze dell’ordine, 18 dei quali multati per irregolarità. Zito ha poi voluto ringraziare, oltre ovviamente a quella medica, le categorie produttive, quelle della distribuzione “che stanno garantendo l’approvvigionamento alla popolazione”, nonché il personale della stessa Prefettura che lavora nel silenzio e dietro le quinte affinché tutto possa ritornare presto alla normalità.

Pasqua “blindata”. Per non vanificare i sacrifici di chi ha combattuto in prima linea contro il “nemico invisibile” del coronavirus, il prefetto ha evidenziato la possibilità che vi siano persone che vogliano, proprio in occasione delle festività pasquali, ricongiungersi con i propri parenti nel Vibonese: “Non possiamo fare una stima di quanti arriveranno, ma possiamo, questo sì, impedire che ciò avvenga. In che modo? Intanto elevando sanzioni. Chi rientra è infatti passibile di denuncia e finirebbe inoltre con l’essere sottoposto alla quarantena. In più, i sindaci del territorio emetteranno delle apposite ordinanze per impedire assembramenti o anche solo il passeggio nei luoghi “sensibili”, quindi lungomare, spiagge, parchi”. Allerta massima e tolleranza zero ovunque nel Vibonese, specie nelle località costiere quali in particolare, Tropea, Pizzo, Vibo Marina, Nicotera, e in quelle montane, Fabrizia e Serra San Bruno su tutte. Sotto osservazione anche i luoghi sacri e le chiese con l’intento di evitare che possano ripetersi episodi simili alla messa “proibita” celebrata a Filadelfia davanti ad una ventina di fedeli. “Sono in corso accertamenti e poi se effettivamente c’è stato, come sembra, un episodio che di fatto ha portato ad una violazione delle disposizioni – ha annunciato il prefetto riferendosi a quanto accaduto domenica delle Palme – saranno effettuate le sanzioni; d’altronde, abbiamo visto tutti il video”.

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