Ieri la notizia della sospensione definitiva dei campionati di Serie A di pallavolo maschile: Superlega, A2 e A3. Solo nella massima serie si è paventata la possibilità, qualora le autorità governative e sanitarie lo consentano di fronte ad un’attenuazione dell’emergenza Coronavirus, la possibilità di disputare i playoff scudetto in estate. Campionato ai titoli di coda, dunque, con i giocatori, quelli rimasti ancora nei quartier generali delle società di appartenenza, pronti a fare ritorno a casa.
11 società su 13 hanno manifestato la volontà, nella Consulta svoltasi ieri in video conferenza, di chiudere qui la stagione. Una stagione particolare che precedeva le Olimpiadi di Tokyo, anch’esse rinviate. Solamente Trento e Civitanova hanno scelto di proseguire sulla linea di poter portare a compimento la stagione con la possibilità di assegnare lo scudetto.
Ma la novità di oggi è la dichiarazione del presidente della Lega Volley, Diego Mosna, rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “La mia posizione è di non chiudere tutto fino a quando avremo una possibilità. Se ci saranno le condizioni faremo i playoff scudetto e magari anche i playout, seguendo le indicazioni che in merito ci darà la Fipav”.
Sul destino dei campionati, promozioni e retrocessioni, dovrà esprimersi la Federazione Italiana Pallavolo e domani si terrà un consiglio federale anche se è molto probabile che la decisione sul destino dei campionati verrà posticipata a dopo Pasqua. Certo è che le dichiarazioni di Mosna lanciano un campanello d’allarme nei confronti della Tonno Callipo.
Tre ipotesi in campo. La prima ipotesi è che non vengano previste le retrocessioni ed in questo caso la Tonno Callipo, penultima in classifica prima dello stop non avrebbe nulla da temere. La seconda ipotesi è quella di fare riferimento o alla classifica al termine del girone d’andata o all’attuale classifica (in quest’ultimo caso però non tutte le squadre hanno giocato il medesimo numero di partite). La terza ipotesi l’ha lanciata appunto Mosna: una disputa dei playout.
