Cronaca

Rinascita-Scott, Corbelli: “Scarcerate Gianluca Callipo, trattato come boss mafioso”

Il leader del "Movimento diritti civili": "Hanno messo in croce un ragazzo di 37 anni che in 10 anni di attività politica non ha mai ricevuto un avviso di garanzia"

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“È incredibile quello che è stato scritto, ovvero che Callipo anche dai domiciliari potrebbe continuare a delinquere. L’ex primo cittadino di Pizzo è atteso a casa dalla moglie e dai suoi due figli”. Ad affermarlo è Franco Corbelli, leader del “Movimento diritti civili”, che si è espresso a favore della scarcerazione di Gianluca Callipo finito in manette nel corso della maxi operazione antimafia “Rinascita-Scott”. Corbelli, che non è nuovo ad azioni per “una Calabria libera dal condizionamento delle procure”, aggiunge: “Hanno trattato alla stregua del peggiore dei mafiosi un ragazzo di 37 anni che in 10 anni di attività politica non aveva mai ricevuto neppure un avviso di garanzia”.

Nessuna ragione per non concedere i domiciliari. Nei giorni scorsi è stata rifiutata un’ulteriore istanza di scarcerazione presentata dal difensore dell’ex sindaco di Pizzo, ma è già stato presentato ricorso. Secondo i giudici, infatti, Callipo potrebbe continuare a delinquere anche dalla propria abitazione. Corbelli però non ci sta e afferma: “Non sussiste più né la possibilità di reiterazione del reato, né di inquinamento delle prove, né certamente, in questo particolare momento (di emergenza sanitaria da Coronavirus, ndr), di fuga”. “Si concedano i domiciliari a lui e ad altri indagati ancora detenuti – conclude Corbelli – che proclamano la propria innocenza mentre la minaccia del Covid-19 continua a dilagare per le carceri”.