Cronaca

‘Ndrangheta nel Crotonese, le soffiate su Malapianta e il cancelliere infedele

Il pentito Dante Mannolo spiega ai pubblici ministeri della distrettuale di Catanzaro chi lo ha aiutato a scoprire l'esistenza di un provvedimento di fermo nei suoi confronti

malapianta

In uno dei tanti verbali di interrogatorio il pentito Dante Mannolo spiega ai pubblici ministeri come sia riuscito ad ottenere informazioni sull’imminente esecuzione dell’operazione Malapianta, che il 29 maggio 2019  ha portato a un fermo di indiziato di delitto, vergato dalla Dda diretta dal procuratore capo Nicola Gratteri, nei confronti di 35 indagati. “Il 29 giugno del 2017 sono stato arrestato dalla distrettuale di Bari per truffa  e all’interno del faldone del procedimento barese mi ero accorto della presenza di alcune carte con un fascicolo avente numero di registro 5065, da cui risultava indagato a Catanzaro, numero di registro per il quale sono stato arrestato”. Un persona coperta da omissis riferisce all’attuale collaboratore di giustizia, che la condotta usuraia si riferiva a presunti finanziamenti per l’attività di rivendita del caffè di Dante Mannolo, aggiungendo che “per questo incartamento sono state escusse diverse persone”.

Informazioni riservate svelate. Successivamente l’avvocato Levato (Rosina ndr) con questo numero si è recata, a detta del pentito, da un cancelliere “che non so se sia uomo o donna, credo del Tribunale e tale cancelliere le avrebbe riferito che tra gli iscritti a tale fascicolo vi era Mannolo Albano più altri”. Il pentito ha specificato che l’avvocato si era presentato in quella cancelleria a fine 2018, inizio 2019 e rispondendo alle domande dei magistrati ha affermato: “Per come mi chiedete non credo che l’avvocato Levato abbia fatto istanza per poter accedere ai nominativi del fascicolo. Poi, unitamente all’avvocato Levato mi sono recato per avere notizie in merito al procedimento 5065, (da una persona coperta da omissis ndr) e quest’ultima mi disse che mi avrebbe fatto sapere e poi non mi ha fatto sapere nulla”.

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